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Disagi per il viaggio di ritorno a casa con Flixbus di un non vedente. Scatta la denuncia per discriminazione In evidenza

Disagi per il viaggio di ritorno a casa con Flixbus di un non vedente. Scatta la denuncia per discriminazione
Agos

CASSANO ALLO IONIO – Un episodio di discriminazione è stato denunciato ieri pomeriggio presso la Stazione dei Carabinieri di Cassano allo Ionio da un 51enne nato in Calabria ma residente a Milano. Non vedente dall'adolescenza, l'uomo si è sentito in dovere di denunciare quanto accaduto ai danni di un suo amico, anch'egli non vedente, giunto in visita in Calabria, nella cittadina cassanese, da Catania attraverso l'utilizzo di un autobus Flixbus. I disagi, però, per l'amico siciliano ospite si sono registrati si da subito.

Infatti, a Catania l'autista  del mezzo aveva dichiarato che a causa della disabilità non poteva assolutamente viaggiare con Flixbus se non esclusivamente accompagnato. Nonostante le peripezie, però, a quanto pare l'autista ha fatto partire il viaggiatore che ha trascorso tranquillamente un fine settimana con i suoi amici calabresi.
La disavventura, che sembrava essersi conclusa con quell'episodio, di fatto si è ripresentata ieri mattina alle 12.30 circa a Sibari al punto di partenza dello stesso autobus di ritorno a Catania. In questa circostanza, lo stesso autista gli negava categoricamente di salire sul bus poiché non poteva avere assistenza e, pertanto, non poteva viaggiare da solo. Assistendo a questa scena, l'ospite calabrese decide di chiamare i carabinieri per il necessario ausilio, mentre l'autista di contro cominciava a sentire qualche vertice dell'azienda per capire come gestire la cosa. «Dopo svariati minuti di attesa -si legge sulla denuncia fatta- io e il mio amico ci siamo sentiti profondamente denigrati ed emarginati per la nostra disabilità». Intanto, dopo svariati minuti, dopo un consulto telefonico, probabilmente con qualche superiore, l'autista ha lasciato salire il viaggiatore catanese per far ritorno a casa.
Una disavventura non certo bella per i due amici non vedenti che, invece di trovare supporto, si sono visti negare persino un posto a sedere su un mezzo di trasporto.

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