Maggioranza contro le accuse di presunti debiti spariti di Santagada In evidenza
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CASTROVILLARI – Il battibecco non si placa fra la maggioranza e la minoranza consiliare a Castrovillari. Questa volta al centro del ciclone le dichiarazioni del leader delle Liste Civiche, Giuseppe Santagada, che dalla sua pagina Facebook in un video messaggio denuncia “16milioni di euro di debiti spariti nel nulla”.
La Giunta e i Consiglieri di maggioranza, guidati dal sindaco Domenico Lo Polito però non ci stanno e rispondono di tutto punto.
«Le carte -scrivono- non bisogna solo averle, bisogna anche saperle leggere». È questo il preludio di una missiva di risposta che la maggioranza affida alla stampa evidenziando come «L’ultima uscita, attraverso i social, del consigliere Peppe Santagada sui conti dell’Ente lo qualifica come scarso conoscitore delle vicende municipali e “disinformatore professionale”». E se ciò non bastasse, la dose viene rincarata specificando come il presunto indebitamento dell'Amministrazione sia il frutto della «incapacità di Santagada di distinguere tra debiti e prestiti contratti per la loro estinzione». E aggiungono: «Lo stesso consigliere, infatti, richiama la pagina 26 della relazione dei Revisori dei Conti nella quale vi è la voce dei 14milioni 312mila 864,33 euro. Ma qui è chiaramente specificato -precisano dal Comune- che si tratta di nuovi prestiti. Sono, infatti, prestiti concessi con il DL 66/2014, finalizzati a pagare i debiti del Comune. Debiti che, è bene ribadirlo, sono stati ereditati dall’Amministrazione di centrosinistra per come certificato dalla Corte dei Conti in occasione della verifica del bilancio 2010, ove si sottolineava la grave deficitarietà del Comune di Castrovillari, tale da determinarne il dissesto finanziario. Dissesto scongiurato dall’Amministrazione di centrosinistra, insediatasi nel 2012. Nonostante tutto il consigliere Santagada dice, sempre sui debiti, due falsità: 1) Che sono stati fatti nuovi debiti; in realtà sono solo stati contratti prestiti per estinguere i debiti delle amministrazioni precedenti, ereditati dalla nostra Amministrazione e deliberati dalla Corte dei Conti con proprio atto del 6 settembre 2012. E a tal proposito il consigliere non dice una parola, poi, sulle responsabilità delle Giunte di centrodestra che hanno determinato tale indebitamento; 2) E disconosce, inoltre, completamente le Carte dell’Ente dove riveste la carica di consigliere comunale, visto che i contratti -per complessivi 11 milioni di euro di prestiti- portano la data dell’11 luglio 2014 per 5milioni di euro e del 7 ottobre 2014 per 6milioni di euro.
In questo periodo -ricordano- il Comune era commissariato grazie pure alle sue dimissioni notarili. Il debito verso la Pollino Gestione Impianti risale, poi, al periodo 2004/2012. Ed il consigliere Santagada lo sa bene. Per cui invece di dare atto a questa Amministrazione di aver interrotto tale sistema, che ingenerava debiti, l’accusa di omettere il riconoscimento.
A Santagada, poi, era già stato spiegato in Consiglio Comunale che il riconoscimento di un debito necessita di un titolo giuridico certo per come disciplinato dagli articoli 191-194 del TUEL (Testo Unico degli Enti Locali).
Per questo gli ribadiamo che -fedeli al principio di chi ha provocato i debiti dell’Ente li paga- quale socio di maggioranza come Amministrazione nella municipalizzata abbiamo richiesto alla Pollino Gestione Impianti di procedere verso chi è responsabile giuridicamente di tali debiti che, certamente, non possono ricadere sempre sul Comune». Ed infine: «Tale precisazione vuole essere anche un invito, a chi fa opposizione, a svolgere correttamente il proprio mandato elettorale, documentando e documentandosi su quanto viene affermato, dato che errori o insinuazioni hanno sempre come unico effetto quello di lacerare ancor più il tessuto sociale della nostra comunità».
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Emanuele Armentano