Roggiano, Antonio Abate altro candidato sindaco per il 5 giugno
- Scritto da Alessandro Amodio
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- Pubblicato in Esaro Politica
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ROGGIANO GRAVINA - Non ci sarà solo “Insieme per Roggiano” a sfidare la maggioranza uscente il prossimo 5 giugno. Infatti, alle imminenti comunali ci sarà anche un terzo “incomodo” denominato “Roggiano sono io”. È il nome di un nuovo soggetto politico, guidato da alcuni esponenti tra cui Antonio Abate, che si presenterà ufficialmente alla cittadinanza domenica 24 alle ore 19 con la prima uscita pubblica in Corso Umberto. L’incontro, coordinato da Elio Bruno Donato, vedrà gli interventi di Claudio Marsico e, appunto di Antonio Abate che sarà il candidato a sindaco dello schieramento. Sarà l’occasione per conoscere altri candidati, ma Abate e Marsico, il primo ex presidente del Consiglio comunale a Roggiano Gravina fino a maggio 2011 ed il secondo già vice sindaco di Sant’Agata d’Esaro nel quinquennio 2004-09, sono esponenti politici già conosciuti.
«“Roggiano sono io” – spiega l’avvocato Abate – vuole rappresentare le ragioni di un forte, maturo e responsabile impegno comune quale più alta aspirazione del Comitato promotore. La nostra presenza, il nostro progetto politico-amministrativo, diventa, così, fatto complesso, fatto integrato, legame indissolubile tra il Cittadino e le Istituzioni rappresentative. Comprendiamo l’auspicio di chi, per una poco lungimirante logica di parte, ancora si ostini a diffondere notizie molto tendenziose: da un canto, definendo il nostro “Progetto per Roggiano”, mero tentativo, raffinato esercizio di stile, inutile dialettica di un comune pensare le questioni che disciplinano la vita pubblica; dall’altro, nel proprio intimo, il volerne scongiurare la concreta e reale esistenza. "Roggiano sono io", in sostanza, perché “Roggiano siamo noi”: è questa la sintesi nella quale «si sublima la volontà di tradurre le molteplici istanze che giungono dalla nostra comunità in atti amministrativi che pongano il cittadino al centro della vita pubblica. Avvertiamo la necessità di affermare una idea nuova di politica attiva ed il bisogno di una forte spinta propulsiva, di una nuova organizzazione, di una più solida ed equilibrata architettura istituzionale, in un quadro di principi supremi: la persona, la famiglia, la solidarietà, il lavoro, la cultura».
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