Nel pomeriggio, a Luzzi, l’arrivo del feretro del Senatore Smurra per la tumulazione In evidenza
- Scritto da Roberto Galasso
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- Pubblicato in Provincia Cronaca
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LUZZI – Fra qualche ora la salma del senatore Francesco Smurra giungerà al cimitero di Luzzi per essere tumulato nella cappella di famiglia. Ad accogliere il feretro, partito dall’abitazione di Roma, nella zona di Trastevere, a cura dell’agenzia Eredi Russo, ci sarà il sindaco Umberto Federico in rappresentanza dell’intera comunità. L’illustre politico, esponente di spicco della Democrazia Cristiana e protagonista della vita politica regionale tra gli anni 60 e 90 del secolo scorso, professore di matematica e fisica, è deceduto all’età di 93 anni nella capitale dove viveva con la famiglia.
A Luzzi, suo paese natio che lo vide sindaco per tre legislature, Ciccio Smurra da ragazzo frequentò la parrocchia divenendo presidente della Gioventù di Azione Cattolica. Dopo aver frequentato le scuole elementari e medie a Luzzi, e il liceo a Cosenza, si laureò all'Università di Bari ed iniziò ad insegnare nelle scuole superiori. Quindi il grande interesse per la politica che lo vide sempre coerente e in corrispondenza alle idee e al pensiero della DC.
La sua prima esperienza politico-amministrativa lo vide tra i banchi del consiglio comunale di Cosenza, divenendo assessore al bilancio.
Nel 1968, a soli 41 anni, venne eletto Senatore della Repubblica. Vicino al Ministro Riccardo Misasi, nel 1973, nel quarto e quinto governo Rumor, venne chiamato a ricoprire la carica di Sottosegretario di Stato alla Pubblica Istruzione; carica riconfermata nel quarto e quinto governo guidato da Aldo Moro. Nel suo terzo governo Giulio Andreotti lo nominò Sottosegretario al Lavoro e Previdenza Sociale con l'allora Ministro Tina Anselmi. Nel 1979 gli fu consegnata la Medaglia d'oro ai benemeriti della Scuola, della Cultura e dell'Arte. Smurra è stato anche presidente dell’Italgas Sud. Ruolo in cui si distinse per la capacità di cogliere le nuove esigenze della società con sede a Napoli e per gli apporti significativi alla metanizzazione del Mezzogiorno. Quindi, la sua esperienza al governo della cittadina luzzese di cui fu sindaco attento e lungimirante. La prima volta nel 1971, poi nel 1985 e nel 1990, con alleanze e forze politiche sulla base non ideologica, ma di progettualità, con l'intento di puntare alla ripresa economica e allo sviluppo edilizio e culturale di Luzzi. Molte le opere importanti puntualmente e compiutamente che sono state realizzate. Nel 1999 si ricandidò alla guida del municipio nonostante una serie di delusioni degli anni precedenti, ma fu sconfitto dal suo avversario, il socialista Giuseppe Marchese. “Smurra, spirito entusiastico e coraggioso, carismatico e trascinatore, - scrive il docente-poeta luzzese Salvatore Corchiola - rimane un esempio di persona attenta ai bisogni degli altri perché ha avuto il merito non solo di trovare soluzioni concrete ai problemi della gente del paese, ma anche quello di aver avuto la capacità di portare sempre più in alto il nome di Luzzi. Sicuramente rimane il leader politico più lungimirante che Luzzi abbia mai avuto”. In una nota il cordoglio del sindaco Umberto Federico. “Un gentiluomo d'altri tempi, una persona seria, onesta, un "avversario" degno di stima e rispetto - ricorda il primo cittadino di Luzzi - uno di quei giganti della politica che ha contribuito, in maniera decisiva, alla rinascita della nostra città dopo le distruzioni della guerra, che ha posto le basi affinché Luzzi diventasse una grande città. Il senatore Smurra - aggiunge tra l’altro Federico - faceva parte di quella schiera di amministratori popolari per cui gli ideali e i valori in politica non erano parole retoriche”.
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Emanuele Armentano