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Terremoto politico a San Marco: il sindaco e cinque consiglieri chiedono la testa di Giulio Serra In evidenza

Una seduta consiliare: Serra è in piedi vicino al sindaco Mariotti Una seduta consiliare: Serra è in piedi vicino al sindaco Mariotti

SAN MARCO ARGENTANO - Il sindaco Virginia Mariotti, gli assessori Finisia Di Cianni e Aquilina Mileti, i consiglieri Antonio Artusi, Elvira Zecca e Sandra Ziccarelli, hanno chiesto la testa del vice sindaco Giulio Serra: L'aut-aut è senza appelli: o si dimette o sarà revocato dall'incarico. La seduta del gruppo consiliare di maggioranza "Popolari e Democratici" ha fatto scaturire la decisione.

«I presenti - si legge in una nota a margine dell'incontro - evidenziano che alla luce della condanna per danni alle casse della Regione con sentenza della Corte dei Conti n.161 che ha rigettato l'appello confermando la sentenza di primo grado e rideterminando la condanna in euro 251.993,96 del vice sindaco Giulio Serra, non può che essere messo in discussione il suo attuale ruolo di vicesindaco e di assessore. Per questo motivo, i sottoscritti Antonio Artusi, Finisia Di Cianni, Aquilina Mileti, Elvira Zecca e Sandra Ziccarelli, componenti del gruppo di maggioranza "Popolari e Democratici", unitamente al Sindaco, sollecitano le dimissioni dalla Giunta del vice sindaco, per ragioni di opportunità politica. La necessità di redigere il documento, scaturisce da un "percorso" durato oltre due mesi, nel corso del quale il gruppo ha ampiamente discusso in diversi incontri su quanto accaduto, sottolineando la vicinanza dal punto di vista umano e, nel contempo, evidenziandone la valenza etica e politica, che si riverbera inevitabilmente su tutto il gruppo, cercando di salvaguardarne l'unita nonché ribadendo la necessità e l'opportunità di un passo indietro del vice sindaco, senza la necessità di un intervento autoritario di revoca delle deleghe da parte del sindaco. I presenti ritengono indispensabile sottolineare, per amore della verità, che in questo periodo il sindaco si e molto adoperata per salvaguardare l'unita del gruppo. Dagli incontri e emersa la fortissima volontà di tutelare l'immagine del Comune, della cittadinanza e dell'intero gruppo consiliare. Non è certamente compito dei sottoscritti fare processi che in altre sedi hanno già trovato il loro naturale svolgimento ed esito, ma i presenti, quali componenti dell'organo politico, intendono sottolineare che subire una condanna per danno erariale, per il rilevante importo sopra indicato, ha sicuramente una valenza politica negativa per tutta la comunità sammarchese e per l'ente Comune. I presenti ritengono che chi subisce una condanna di tal natura, ovvero per fatti e/o omissioni, posti in essere in qualità. di "amministratore" della "cosa pubblica", non possa continuare a ricoprire incarichi istituzionali quale componente dell'organo esecutivo di un ente seppur diverso. E altresì evidente, per come già sottolineato, che si discute esclusivamente sul piano dell'opportunità dei comportamenti e delle conseguenze politiche, in quanto in altre sedi si sono valutati gli aspetti giudiziari della vicenda. Pertanto, qualora il vice sindaco non ritenesse opportuno accogliere l'invito, nostro malgrado, il sindaco sarà costretta ad adottare un provvedimento di revoca delle deleghe a suo tempo conferite. I sottoscritti, nel ribadire la loro ferma presa di posizione politica di condanna in merito alla vicenda di cui si discute, precisano the continueranno, coerentemente con il voto del Popolo, a svolgere il mandato ricevuto con rinnovato impegno, portando avanti ii programma politico-amministrativo del gruppo di appartenenza».

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