La Fna di Altomonte chiede tempi certi sull'anticipo pensionistico
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ALTOMONTE – (Comunicato stampa) L’Ape social, cioè l’anticipo pensionistico gratuito riservato ad alcune categorie svantaggiate, che doveva andare in vigore già dal 1° Maggio subirà un ritardo rispetto alle previsioni. Il tutto si è determinato dalle richieste di modifiche del Regolamento attuativo richieste dal Consiglio di Stato, che ha riscontrato che lo schema dello stesso regolamento è stato presentato con oltre due mesi di ritardo dal termine previsto, che va inserita una norma che chiarisca che, una volta accertata la sussistenza delle condizioni previste, l’indennità spetti dalla data della maturazione della stessa, che inserisca l’inclusione, concordata ai tavoli sindacali, degli operai agricoli che maturino i requisiti necessari nella platea dei beneficiari. Un’altra modifica richiesta riguarda il chiarimento rispetto ai limiti di reddito e alla decadenza sanzionatoria, che secondo il Consiglio di Stato deve specificarsi come incompatibilità parziale.
Insomma un pateracchio, dilettanti allo sbaraglio piuttosto che legislatori preparati, che hanno dimostrato tutta la loro incompetenza, superficialità e pressapochismo e che hanno disatteso forti aspettative nelle lavoratrici e nei lavoratori.
Non si tratta di errori di poco conto, come si evince dai rilievi del CdS, ma di ritardi nell’emanazione dei decreti attuativi, nell’inserimento nel regolamento di categorie non previste nel testo di legge, di poca chiarezza sui tempi dell’erogazione e sui limiti di reddito. Insomma errori gravi che hanno provocato gravi incertezze nel mondo pensionistico e difficoltà enormi in quegli avamposti dove c’è il rapporto diretto e immediato con l’utenza e dove occorre dare risposte certe: gli uffici dei Patronati sindacali.
La FNA Territoriale di Altomonte richiede adesso maggiore attenzione e tempi certi per fare in modo che il Regolamento modificato entri in vigore e, come chiedono i giudici amministrativi occorre che il Governo riconosca a questo punto una decorrenza retroattiva, consentendo così ai lavoratori in possesso dei requisiti di poter usufruire dei trattamenti a partire dal 1° Maggio 2017, come previsto dalla Legge di Bilancio 2017.
La FNA, oltre a stigmatizzare l’accaduto, ritiene che sia utile vigilare perché non si producano nel merito altri ritardi ed errori che pregiudicherebbero i diritti dei propri assistiti; che in futuro il Governo e gli uffici preposti, quando si tratta di provvedimenti ed esplicazioni che riguardano le tutele e l’assistenza a lavoratori e pensionati, quando si tratta di bisogni reali mettano maggiore attenzione e professionalità.
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