Mamma e figlia uccise nel cimitero di San Lorenzo del Vallo In evidenza
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SAN LORENZO DEL VALLO – Altre due donne ammazzate senza pietà a San Lorenzo del Vallo. È questo il triste epilogo di una lunga e tragica giornata nel piccolo centro della Valle dell'Esaro. A cadere sotto i numerosi colpi di pistola (si pensa a un calibro 9) sono una mamma, Edda Costabile (classe 1939), e sua figlia Ida Maria Attanasio (classe 1964), recatesi questa mattina presso il cimitero cittadino per le pulizie della cappella familiare. Le due donne erano la mamma e la sorella di Franco Attanasio, il giovane di San Lorenzo del Vallo che lo scorso 26 aprile sparò in un villino della zona di Arcavacata al compaesano Damiano Galizia per una questione di soldi, e che dopo aver occultato il cadavere per qualche giorno si consegnò alla polizia confessando il delitto.
La questione che non fosse chiusa lo si era capito da subito, infatti immediatamente dopo il ritrovamento del corpo del Galizia, ci fu una incursione notturna nello stesso cimitero dove venne danneggiata col fuoco la cappella della famiglia Attanasio.
Questa mattina la tragedia, segnata dalle urla di un padre e marito (di Ida Maria) che davanti a quel camposanto non riesce a trovar più pace, sapendo quello che è successo alla sua compagna di vita e alla cara suocera. Le due donne sono nel cimitero per pulire la cappella in onore della prossima ricorrenza dei morti. Ci sono altre persone nell'area per gli stessi motivi. Si sentono degli spari, il gelo pietrifica tutti. Scatta l'allarme. Sul posto arrivano immediatamente i Carabinieri della Stazione di Spezzano Albanese, guidati dal Maresciallo Sergio De Cristofaro. La scena è raccapricciante. Davanti la cappella Attanasio la donna più anziana giacer riversa sul fianco destro con il cappuccio ancora in testa. La figlia viene ritrovata qualche cappella più in là. Dalle prime ricostruzioni sembra che quest'ultima abbia tentato la fuga, perdendo addirittura una scarpa. Ma il killer l'ha raggiunta freddandola con un colpo alla nuca. Sul posto arriva il capitano Giuseppe Abrescia, neo comandante della Compagnia Carabinieri di San Marco Argentano, il vicequestore Giuseppe Zanfini, capo della Squadra Mobile di Cosenza, il reparto della Scientifica dei Carabinieri e il Capitano Giuseppe Sacco, a comando del Nucleo Operativo Provinciale. Le indagini vengono seguite direttamente dal capo della Procura di Castrovillari, Eugenio Facciolla, il quale ricorda come San Lorenzo del Vallo “non sia nuova a episodi del genere”. «Si tratta di una vera e propria esecuzione -afferma il Procuratore- considerato che chi ha colpito evidentemente non voleva lasciare scampo. Sono stati sparati parecchi colpi di pistola, cosa che evidenzia come si sia agito per uccidere in maniera emblematica e significativa rispetto a qualcosa che è accaduto nel passato». Facciolla, inoltre, ha invitato alla collaborazione, vista la nutrita presenza di persone al cimitero, poi fuggite per la paura. All'Ansa il Procuratore ha dichiarato: «Quello che è accaduto potrebbe succedere anche a chi era presente, perché ha visto gli assassini. Quindi potrebbe accadere anche a loro e nessuno li può proteggere».
Le attività di indagine proseguono con il medico legale dott. Aldo Barbaro.
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