Sgomento e indignazione a San Lorenzo, domani visita del Vescovo Satriano
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SAN LORENZO DEL VALLO – C'è indignazione nella piccola comunità di San Lorenzo del Vallo dove, questa mattina, un nuovo violento fatto di sangue ha gettato tutti nello sconforto. A questo si unisce quel senso di paura e solitudine che la popolazione ha fatto percepire anche solo con il silenzio. Anche il terremoto del centro Italia ha fatto passare in sordina questa drammatica tragedia che tiene con il fiato sospeso un'intera comunità che continua a vedere ammazzate barbaramente donne senza pietà.
In tal senso l'amministrazione comunale di San Lorenzo del Vallo, guidata dal sindaco Vincenzo Rimoli, ha condannato fortemente “il grave gesto di violenza che oggi ha colpito la comunità, in un giorno particolare che precede la commemorazione dei defunti”. La stessa amministrazione, inoltre, ha voluto ribadire che si tratta di «atti isolati a cospetto di una collettività fatta di gente onesta e laboriosa, che ogni giorno vive e lavora per la famiglia», lanciando un appello affinché queste azioni «siano le ultime e che il confronto, la discussione e l’amore verso l’altro prevalga quale gesto di difesa».
Gli amministratori, infine, invitano la collettività a partecipare al momento di preghiera, organizzato dal Vescovo Giuseppe Satriano, che si terrà lunedì 31 ottobre alle ore 18 presso la chiesa locale. Il vescovo, infatti, ha scritto una missiva a tutti i sacerdoti dicendo: «Hanno ucciso due donne indifese mentre erano nel cimitero. Questo gesto che si colloca in una trama criminosa che sta devastando San Lorenzo del Vallo non può lasciarci indifferenti.
Come Chiesa diocesana non possiamo rimanere in silenzio dobbiamo ribadire il primato inviolabile della persona.
Domani alle 18 presiederò un momento di adorazione eucaristica, momento di preghiera per impetrare misericordia e conversione.
Quanti possono rendersi presenti lo facciano altrimenti che ci sia un ricordo nelle messe prefestive. Caldeggio l'invito per i sacerdoti originari della vicaria e in servizio in questa nostra porzione di Chiesa. Grazie e auguri di santità a tutti». Lo stesso vescovo aveva inviato una nota nella quale affermava: «E' con dolore grande che apprendo la notizia dell'omicidio avvenuto nel cimitero di San Lorenzo del Vallo. Due donne intente nell'atto più delicato della pietà cristiana, quale la visita ai propri defunti, sono state barbaramente uccise in un luogo sacro, quale il cimitero del paese. Un gesto di simile spregiudicata efferatezza non può e non deve passare inosservato. Come Chiesa di Rossano-Cariati condanniamo l'atto criminoso e denunciamo il nostro dolore: per le vittime e i carnefici, di oggi e di ieri; per un paese smarrito e in preda alla paura; per una Chiesa ferita nel suo intimo, poiché ancora una volta viene violato il luogo sacro per eccellenza: la persona.
Dinanzi ad un'Italia che va in frantumi sotto i colpi di un terremoto che sta lavorando ai fianchi il territorio nazionale, c'è un altro terremoto che assesta colpi inauditi e manda in frantumi la consistenza del vivere sociale, i valori più alti, cari alla nostra cultura, quale il valore e il rispetto della vita di chiunque. Le due donne indifese, trucidate mentre si recavano a porre fiori e ceri ai loro cari -continua- ci fanno gridare dal profondo delle nostre coscienze: basta! Basta con le faide familiari, basta con le non scelte impastate di omertosi silenzi, basta con una cultura deresponsabilizzante che mina la convivenza delle nostre comunità. Ogni cristiano si senta chiamato a dare il suo contributo per arginare questa folle deriva di morte ribadendo il proprio sì a Dio e rigettando ogni forma di male: dal piccolo compromesso all'atto criminoso.
Ogni cristiano è chiamato ad una credibilità operosa, capace di saldare la propria vita di fede con scelte civiche di alto profilo. Ogni cristiano si senta coinvolto a dare ragione della misericordia di Dio che nel Figlio suo ha inondato di amore il cuore di ogni uomo. La Chiesa di Rossano-Cariati - conclude il presule - si ritroverà domani alle 18 nella Chiesa matrice di San Lorenzo del Vallo per impetrare misericordia e pregare per la conversione di ciascuno, memori delle parole di Papa Francesco pronunziate a Cassano allo Ionio nella sua ultima visita: Quando non si adora il Signore si diventa adoratori del male».
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