Disservizi idrici ad Altomonte, Borrelli interpella il Comune
- Il consigliere annuncia la richiesta di sgravi in bolletta per il disagio
- Scritto da Redazione
- DISQUS_COMMENTS_COUNT:DISQUS_COMMENTS
- dimensione font riduci dimensione font aumenta la dimensione del font
- Pubblicato in Esaro Politica
- Letto 307 volte
- Stampa

ALTOMONTE - «Continua il disservizio idrico nel Comune di Altomonte, nelle contrade di Carbonello e Santadeca. Alcuni cittadini delle suddette contrade, hanno segnalato che, dallo scorso giovedì 03/04/2025, a seguito dell’annuncio di un guasto della rete idrica sulla condotta principale, non si sa che fine abbia fatto l’acqua nelle suddette contrade».
È quanto riportato in una nota diffusa dal consigliere comunale Vincenzo Borrelli, nella quale si legge ancora: «Dopo gli annunci sui social dell’assessore Romeo, in cui scrive che il problema è stato risolto, ci chiediamo: come mai i cittadini lamentano di non avere acqua ancora alle ore 20:00 di giorno 6 aprile? La realtà dei fatti è che non risulta esserci alcuna ditta incaricata per la riparazione della rete idrica. La tutela dei diritti dei consumatori nelle forniture di acqua, ci dice che in Italia i fornitori di acqua per usi civili sono sottoposti all’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA), autorità amministrativa indipendente, istituita con la legge n. 481 del 1995, che svolge attività di regolazione e controllo nei settori dell’energia elettrica, del gas naturale, dei servizi idrici, del ciclo dei rifiuti e del telecalore per garantire la promozione della concorrenza e dell’efficienza nei servizi di pubblica utilità e tutelare gli interessi degli utenti. L’acqua, come bene essenziale per la vita e il benessere umano, è stata definita “un patrimonio che va protetto, difeso e trattato come tale; in altri termini, per espressa disposizione della Direttiva (UE) 2020/2184, il bene idrico non può mai essere equiparato a un mero prodotto commerciale. L’acqua è essenziale alla vita domestica e a uno stile di vita sano e igienico. Quando si vuole stabilire la propria residenza all’interno di un appartamento, occorre dimostrare al comune competente per territorio che l’immobile è vivibile e, dunque, dotato degli allacci previsti dalla legge (compreso quello dell’acqua). In caso di interruzione del servizio idrico senza preavviso, i diritti dei consumatori prevedono che la fornitura di acqua rispetti le condizioni minime di portata e pressione, come stabilito dalla normativa o dal contratto d'utenza, e che venga garantita senza interruzioni ingiustificate. Per interruzione del servizio si intende non solo l’interruzione completa, ma tutte le situazioni in cui non viene rispettata la continuità del servizio, incluse quelle di razionamento idrico in condizioni di scarsità. Nel caso di interruzione non programmata dell’erogazione di acqua potabile, il gestore deve attivare, entro un termine massimo di 48 ore, un servizio sostitutivo di emergenza, anche tramite autobotti. Data l’essenzialità del servizio, il gestore deve disporre di servizio di pronto intervento in grado di intervenire tempestivamente in tutti i casi di interruzione, dotato di uno o più recapiti telefonici dedicati con numero verde gratuito, sia da rete fissa che mobile, con passaggio diretto ad un operatore di centralino di pronto intervento o ad un operatore di pronto intervento senza necessità di comporre altri numeri telefonici (assessore di turno). Nei prossimi giorni i Consiglieri del Gruppo "Altomonte nel Cuore", chiederanno al sindaco e alla sua giunta di impegnarsi in uno sgravio nelle bollette degli utenti interessati dai disservizi».
© Riproduzione riservataAbbonati a dirittodicronaca.it
Caro lettore, cara lettrice,
ci rivolgiamo a te sottovoce, per sottolineare il senso di gratitudine che, con il tuo continuo interesse, hai dimostrato durante questi anni di attività ininterrotta di informazione che DIRITTO DI CRONACA ha gratuitamente garantito sul Territorio dal 2009. A giugno 2020, nel pieno della pandemia, abbiamo chiesto un sostegno economico libero per far fronte a nuovi oneri economici e poter garantire il servizio di informazione. I risultati, purtroppo, non sono bastati a coprire tutte le spese. A quei pochi sostenitori, però, va il nostro profondo senso di gratitudine e di riconoscenza.
Quanto fatto potrà avere un seguito solo se ogni utente lo vorrà davvero, dimostrandolo fattivamente, anche se in maniera puramente simbolica: sostenendoci con l'irrisorio contributo di un solo caffè al mese. Questo darà la possibilità di accedere a tutti i contenuti della nostra piattaforma di informazione, che sarà resa più fruibile e più "smart" e arricchita di nuovi approfondimenti e nuove rubriche che abbiamo in cantiere da tempo ma che non abbiamo potuto realizzare per carenza di fondi.
Ti ringraziamo di vero cuore sin d'ora per quello che farai per sostenere Diritto Di Cronaca.
NON STACCARCI LA SPINA... AIUTACI A MANTENERTI SEMPRE INFORMATO!
Emanuele Armentano