Il futuro di Spezzano oggi dipende dal sindaco Nociti
- Scritto da Alcide Simonetti
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Con 1982 voti ottenuti dalla lista “Impegno e Passione”, il dott. Ferdinando Nociti è stato riconfermato Primo cittadino di Spezzano Albanese, entrando, a pieno titolo, nella storia politica della comunità arberëshe più grande, almeno, della Calabria, considerato che per la prima volta, dopo la riforma dell'elezione diretta del Sindaco del 1993, i cittadini spezzanesi hanno inteso rinnovare la fiducia al sindaco uscente, aderendo al messaggio elettorale rappresentato, in sintesi, dalla necessità di stabilità, nonché di continuità amministrativa per rilanciare il paese medesimo.
Del resto, al neo-eletto, oltre a raggiungere il primato storico del politico più longevo, è stato riconosciuto, ormai, il ruolo di “dominus assoluto” della politica nostrana, non sussistendo, allo stato, alcuna personalità ovvero forza in grado di contrastarne la posizione egemonica.
In effetti, quest'ultima tornata elettorale ha sancito, altresì, l'evidente chiusura definitiva con il passato, archiviando una lunga stagione di latente competizione con ambienti, gruppi e personalità politiche storiche della cittadina ai quali è stata sottratta ogni futura ambizione.
In poche parole, il neo-sindaco ha prevalso nei confronti degli amici-nemici storici, “senza lasciare prigionieri”.
Tuttavia a quest'ultimo, pur essendo, ormai, “l'arbitro inappellabile” o il “comandante in capo” della comunità spezzanese sarà vietato disattendere il reale mandato popolare ricevuto il 26 maggio, che è quello di arrestare il declino storico del paese arberësh.
Nessuna giustificazione potrà accampare in caso di fallimento!
Per cui il nuovo esecutivo non potrà discostarsi dal vincolo elettorale, galleggiando per cinque anni oppure avventurandosi in competizioni elettorali sovra-comunali, bensì dovrà affrontare con energia e competenza tutti i punti irrisolti della comunità che, purtroppo, durante la campagna elettorale sono stati del tutto sorvolati oppure dibattuti in modo sommario, superficiale e spesso confuso dalle forze in campo, dimostrando di brancolare nel buio.
Di conseguenza il Sindaco (e la sua squadra) dovrà concepire una strategia illuminata, nonché di largo respiro per indicare una prospettiva di uscita dalla crisi identitaria spezzanese che non potrà, comunque, che scaturire da un serio e franco dibattito pubblico.
In tal modo, la posizione di “un uomo solo al comando”, contrariamente agli innumerevoli esempi negativi nella storia, potrebbe sortire un effetto positivo, portando al superamento del settarismo strutturale della politica locale, attraverso l'apertura a tutte le forze del paese, animate a contribuire alla crescita civile della comunità.
Soltanto, quindi, con l'allargamento della base sociale e politica, che vada oltre la propria maggioranza, nonché il coinvolgimento di tutte le intelligenze ed energie del paese, il Sindaco (con la sua squadra), sarà in grado di competere per le sfide che il Progresso ha lanciato alla vita delle piccole comunità locali.
È di tutta evidenza che la comunità spezzanese nella nuova legislatura, appena iniziata, si gioca tutto, come d'altronde il sindaco Nociti al quale si adatta la famosa frase del Sommo Poeta (Dante) “qui si parrà la tua nobilitate”.
Pertanto, non è complicato pronosticare che dipenderà dal Primo cittadino ricordarlo come “l'esecutore testamentario” di Spezzano Albanese oppure il “Salvatore della Patria”.
Tertium non datur!
Auguri di buon lavoro.
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