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Medaglia d’onore per il luzzese Francesco De Bonis, per due anni internato militare ad Auschwitz

Medaglia d’onore per il luzzese Francesco De Bonis, per due anni internato militare ad Auschwitz

LUZZI - Medaglia d’onore per il luzzese Francesco De Bonis, per due anni internato militare ad Auschwitz. Il riconoscimento, conferito con decreto del Presidente della Repubblica, è stato consegnato l’altro ieri negli uffici della Prefettura di Cosenza, in occasione del “Giorno della memoria”.

Appuntamento annuale istituito per ricordare la Shoah, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei e di tutti coloro che hanno subito la deportazione, la prigionia e la morte e che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati. A ritirare la medaglia d’onore conferita all’indimenticato Francesco De Bonis, che fino ai primi anni novanta ha ricoperto, a Luzzi, l’incarico di comandante dei vigili urbani, è stata l’anziana ed emozionata moglie, Rosina Colacino. A consegnarla il Prefetto di Cosenza, Cinzia Guercio.  De Bonis, deceduto nel 2007, era nato il 30 marzo del 1922. Combattente del secondo conflitto mondiale ed impegnato in operazioni di guerra nel Mediterraneo (Grecia), il 23 marzo del 1943 fu fatto prigioniero dai tedeschi in territorio germanico. Dal 9 settembre dello stesso anno fino al primo maggio del 1945 rimase internato nel lager di Auschwitz. “Mio padre - racconta la figlia Silvana -  parlava spesso di Auschwitz ed era sempre molto emozionato. Raccontava degli ebrei che vedeva avviarsi verso i forni crematori e che poi non uscivano più. Ed ogni volta lo raccontava con le lacrime agli occhi”.

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