Colpisce così, quella che ormai viene definita quarta ondata, la comunità arbëreshe che, lo ricordiamo, registra fra i numeri più alti di deceduti in tutto il comprensorio, con ben 13 vittime, mentre oltre 300 sono le persone risultate positive da inizio pandemia. Nonostante la ripresa sia in chiaro movimento, molte continuano ad essere le persone non vaccinate nella comunità. Fra i 45 casi di positività, è bene sottolinearlo, molte sono le persone che hanno fatto il vaccino, alcune anche 3 dosi. Nell'ultimo consiglio comunale, tra l'altro, il consigliere Alfonso Guido, medico di base nella comunità, aveva denunciato pubblicamente l'indifferenza di molti commercianti spezzanesi al vaccino, suggerendo di attivare appositi dispositivi per garantire la sicurezza di tutti. A distanza di poco tempo, intanto, la situazione è peggiorata, facendo salire così la preoccupazione per l'aumento dei numeri. Restano valide le raccomandazioni circa la prudenza e, soprattutto, l'uso della mascherina e l'osservazione delle distanze di sicurezza.
«Stiamo affrontando la quarta ondata -afferma l'assessore Caterina Marini- con una certa preoccupazione perché, com'è noto, fino a qualche giorno fa eravamo riusciti a ridurre i casi a meno di 10. Oggi la risalita ha interessato diverse realtà familiari e le quarantene che avevamo fatto si sono trasformate in casi positivi. Vogliamo scongiurare ulteriori peggioramenti per arrivare al Natale più sereni, ma raccomandiamo a tutti -conclude- la massima prudenza e l'uso di tutti i dispositivi previsti per il Covid, partendo dal vaccinarsi, metodo che resta una barriera di difesa irrinunciabile e, soprattutto, una forma di rispetto nei confronti di se stessi e degli altri».