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Roggiano, per Claudio Marsico bisogna votare «scheda bianca»

Un'urna per le elezioni amministrative Un'urna per le elezioni amministrative

ROGGIANO GRAVINA - Di solito si dice che “tra i due litiganti, il terzo gode”. A Roggiano, invece, i duellanti sono tre ed è il quarto incomodo a cercare di sparigliare le carte prendendo una singolare iniziativa: «Alle comunali votate scheda bianca!».

È l’esclamazione che fa l’avvocato Claudio Marsico e che – a nome di “Roggiano sono io” – invita gli elettori a «non esprimere preferenze per nessuno». Certo, ci può essere anche un’altra alternativa quella di “non ritirare” al seggio la scheda per le amministrative visto che, simultaneamente, si voterà anche per il referendum sul taglio dei parlamentari. Ma il referente del movimento, che si dimostra ancora una volta “una voce fuori dal coro” dopo l’esperienza del 2016 non le manda a dire. «Abbiamo avuto ragione quando ci hanno dato torto – afferma Marsico. Quattro anni addietro avevamo visto giusto e lontano, allorché affermavamo con forza che “nessuno dei contendenti” era idoneo ad amministrare lo sventurato paesello, tanto è vero che il Comune è da tempo commissariato. E cos'è il commissariamento, se non l'assoluto fallimento della politica? Si chiede e domanda all’opinione pubblica. Il dito nella piaga arriva quando lo stesso Marsico incalza gli attuali competitor: «Coloro i quali sono stati gli artefici di tale clamorosa débâcle, cercando adesso di ricostruirsi una “pseudo verginità politica”, anche saltando da una postazione all'altra con nonchalance, hanno anche il coraggio di ricandidarsi, come se nulla fosse. A ciò si aggiunga, che taluni leader hanno creato un non meglio identificato “Comitato amministrativo tecnico, politico-professionale”, che dovrebbe gestire la cosa pubblica, escludendo di fatto gli ignari ed ingenui candidati, forse futuri consiglieri». Ecco perché, alla luce «di tale aborrevole ed evidente situazione, secondo noi di “Roggiano sono io” l'unico voto utile è sicuramente la “scheda bianca!».

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