Ricordando Francesco Fusca 5 anni dopo la sua dipartita In evidenza
- Scritto da Alcide Simonetti
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- Pubblicato in Esaro Cronaca
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Come oggi, nella tarda mattinata di un lustro fa, improvvisamente, veniva a mancare Franco Fusca, il quale, proprio qualche mese prima sulle pagine di questo giornale (articolo del 18.03.2016 - Dirittodicronaca), nel ricordare la figura di Umberto Eco scriveva: “Ed Eco… se n’è andato, anche se noi -in verità!- non ci siamo ancora accorti...”.
Tale sarcastica ed amara considerazione dell'amico-Ispettore (che conosceva ahimè l'intima natura umana) non vale altrettanto per la sua dipartita, in quanto, oltre che per i familiari, gli amici o quelli che gli hanno voluto bene, è tuttora sentito dalla comunità il vuoto che ha lasciato.
Tutto ciò vuol dire che l'ex Provveditore agli Studi di Cosenza ha seminato tanto e bene, durante l'intensa vita, atteso che ha donato sempre e generosamente in termini scientifici, culturali, umani e civili alla sua “Spixana” ed ai tanti altri ambienti che frequentava ed in cui operava.
Ha dato tanto, anche a “Diritto di Cronaca” di cui è stato uno degli ispiratori e fondatori, oltre che tra i maggiori collaboratori, offrendo dalla sua rubrica “Onestamente” 141 chicche di letteratura, cultura e saggezza nei molteplici temi trattati (scuola, poesia, politica, filosofia, etica ed arte).
“Diritto di cronaca”, orfana del Maestro Fusca, in coerenza con i suoi insegnamenti, secondo cui la “cultura è espressione di ciò che viene ricordato”, ha il progetto di valorizzare tutte quelle figure del territorio (sempre in diminuzione) che hanno contribuito al progresso civile e culturale collettivo.
Chi scrive, ha avuto il privilegio di conoscerlo, di lavorare insieme, di apprezzare la poliedricità di un intellettuale organico appassionato che ha scritto delle belle pagine di cultura negli ultimi 40 anni.
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