Morto di covid il primo spezzanese. Ha contratto il virus durante la riabilitazione in un centro In evidenza
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SPEZZANO ALBANESE – Questa mattina arriva per Spezzano Albanese la brutta notizia della prima vittima di Covid19. Si tratta di Domenico Scorza, 70enne impegnato nel mondo del volontariato e della Protezione Civile, che dopo 12 giorni di intubazione lascia un vuoto incolmabile nella comunità arbëresh, dove viveva e operava, e nella sua comunità di origine Tarsia. Scorza, come ci racconta il figlio Francesco, nello scorso mese di settembre si era dovuto sottoporre, a Taranto, ad un intervento ortopedico di routine che avrebbe richiesto un periodo di riabilitazione. Tutto è filato per il meglio, così Scorza si trasferisce in un centro per avviare il percorso riabilitativo.
Qui, però, le cose non vanno per il verso giusto. Un medico e un infermiere contraggono il covid e diverse persone ricoverate nella struttura diventano positive. Scorza è fra queste e manifesta i sintomi che, man mano, vanno aggravandosi. «Da Conversano -racconta il figlio distrutto dal dolore- è stato trasferito al Policlinico di Bari. Ha lottato con tutte le forze e dopo 12 giorni di dura agonia purtroppo è venuto a mancare. La cosa brutta è che per motivi di sicurezza non ci hanno fatto vedere mio padre, l'ultima volta l'ho visto da lontano a fine settembre». Un epilogo che nessuno mai si sarebbe aspettato, soprattutto per il fatto che l'uomo si era ricoverato sano e che avrebbe dovuto fare solo un percorso riabilitativo, mentre la sorte, purtroppo, non ha avuto pietà.
Domenico Scorza, lo ricordiamo, è stato da sempre impegnato nel mondo del sociale e del volontariato. È stato socio fondatore dell'associazione Praesidium di Spezzano Albanese e ricopriva un ruolo nel consiglio direttivo come segretario. Si è sempre distinto per la sua disponibilità ad offrire un aiuto a chi ne aveva bisogno, sia in ambito comunale che fuori comune. Si ricorda il suo impegno nel portare i viveri nelle case di chi non riusciva a muoversi in occasione di una grande nevicata di qualche anno fa, così come quello messo in occasione della frana di Cavallerizzo a Cerzeto, per cui ha ricevuto un attestato di benemerenza da parte dell'allora capo della Protezione Civile Bertolaso. Era, inoltre, assistente capo delle guardie zoofile con nomina da parte del prefetto di Cosenza. Una figura sempre attiva e presente, gentile e cordiale con tutti. Una persona che oggi la comunità spezzanese e quella tarsiana piangono con dolore. I funerali si terranno domani pomeriggio alle 15.30 presso la chiesa di Costantinopoli.
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