Corte dei Conti e Tribunale fanno le pulci ai conti del Comune di Roggiano In evidenza
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ROGGIANO GRAVINA - Due grosse tegole cadono in capo all’Ente roggianese che, al momento, è Commissariato e che quindi pagherebbe per probabili errori del recente passato visto che - dal 2007 - viene amministrato più o meno dalla stessa coalizione.
In primo luogo viene tacciato di essere “inadempiente” in merito alle proprie finanze e – a ruota – soccombe nei confronti di un’ex stagista alla quale dovrà rifondere oltre 60mila euro. La Magistratura contabile di Catanzaro, in una nota di oltre 30 pagine (deliberazione n. 130), denota come il Comune sia stato destinatario di diverse delibere della Sezione di controllo nel 2017. In seguito, con la n. 168/2018, la Sezione ha accertato «la sussistenza d’una serie di criticità ed il concreto rischio che la quota di risorse che apparivano in disponibilità non fossero in realtà tali». È stato, quindi, contestato «un pericolo di finanziamento di spese non obbligatorie in deficit» ritenendo «necessaria l'adozione di necessarie manovre correttive». In buona sostanza, si dimostrava – in atti – «la sussistenza di gravissime criticità». L’Ente, per la verità, ha adottato la Deliberazione consiliare n. 3 a febbraio 2019, nella quale, però, si è limitato a prendere atto del provvedimento della Corte dei Conti, senza specificare con “apposita relazione” le «modalità di attuazione» asseverate dal Responsabile economico-finanziario e dall'Organo di revisione». Per i motivi espressi in delibera, quindi, esistono una serie di violazioni su: mancata trasmissione di relazioni; comunicazione di misure adottate; incompleta osservanza delle nuove regole contabili; inadeguatezza dei flussi delle riscossioni; assenza d’attività volta al recupero dell'evasione tributaria; ecc.». Il Comune dovrà ora adottare - entro sessanta giorni dalla notifica dell’atto - le misure correttive. In seconda battuta, ma non meno importante, è addirittura l’avvocato dell’Ente a comunicare al Commissario Prefettizio, Eufemia Tarsia, che «il Tribunale di Cosenza ha accolto le richieste d’un ex stagista, «riconoscendo alla stessa un rapporto di lavoro subordinato e condannando il Comune al pagamento di euro 60.109,67 oltre alle spese legali e del Ctu». Il Giudice ha, infine, richiesto l’invio del fascicolo alla Procura della Corte dei Conti per valutare eventuali danni erariali.
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