Fusione dei comuni, si ritenta l'esperimento In evidenza
- Scritto da Alcide Simonetti
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- Pubblicato in Esaro Cronaca
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SPEZZANO ALBANESE - L’idea ultimamente lanciata, anche da questo giornale, sulla necessità, ormai, improcrastinabile di procedere all’unificazione politico-amministrativo dei quattro Comuni (Spezzano Albanese, Terranova da Sibari, San Lorenzo del Vallo e Tarsia) sembra sia stata raccolta con entusiasmo, durante la fase di lockdown, da diverse associazioni, forze produttive, sociali, nonché da molti cittadini del territorio che, attraverso i social (vedi gruppo su facebook “costituzione unico comune, Spezzano, Terranova, San Lorenzo e Tarsia”), hanno inteso avviare la costituzione di un “comitato pro fusione” non appena sarà possibile ritornare alla vita normale.
Il tutto parte dalla disamina desolante della situazione economica e sociale del comprensorio che negli ultimi decenni ha fatto registrare un inarrestabile declino, retrocedendo costantemente in termini demografici, reddituali, di servizi e di benessere generale.
All'unisono si ritiene che sia necessaria una svolta storica del territorio per evitare la definitiva marginalizzazione di un distretto che attualmente non è in grado, ormai, di tenere il passo con i tempi e le sfide future.
Quindi, cambiare per non morire!
Sulla base di suddetto principio, a seguito di un dibattito, molto serrato, articolato, partecipato ed appassionato, pare che l'opzione sia caduta sul progetto di fusione, quale forma di unione dei quattro comuni, ritenendolo più congeniale ed efficace rispetto il rilancio di un comprensorio, la cui aggregazione determinerebbe un unico soggetto amministrativo di circa 18.000 abitanti con una valenza politica di primo piano, oltre che un territorio dalle dimensione considerevoli, nonché strategico nella provincia di Cosenza.
L'anzidetta ambiziosa operazione usufruirebbe, tra l'altro, dei benefici economici dello Stato, il quale, per legge, trasferirebbe nelle casse del neo-comune circa 1,8-2,0 milioni all'anno per dieci anni da utilizzare per gli investimenti, senza sottostare, altresì, agli attuali rigidi parametri di bilancio.
In tale contesto, l'associazione di Terranova da Sibari “il Faro”, componente protagonista del nascituro comitato comprensoriale pro-fusione, con istanza del 12.05.2020, ha invitato i sindaci dei predetti comuni ad esprimere la loro opinione o l'eventuale interessamento sullo storico progetto di aggregazione integrale.
In attesa degli incontri istituzionali, si registra una sensibile crescita di gradimento dell'idea di un intervento di natura aggregativo per la rinascita del comprensorio.
Se son rose fioriranno!
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