Nel calcio però, si sa, c'è poco tempo per la festa e per crogiolarsi nei meriti e nei complimenti. Ora occorre pensare alla Serie A. È lecito e giusto chiedersi se la squadra, ora affidata a Davide Nicola, sarà in grado di reggere il grande salto in un palcoscenico tanto bello ed emozionante quanto difficile e complesso. Insomma, che campionato dobbiamo aspettarci?

Sicuramente, nel complesso, è stato importante confermare il blocco della passata stagione. Squadra che vince non si cambia? Più o meno. Infatti, eccetto Budimir, passato alla Sampdoria, e Ricci, tornato alla Roma, tutti sono stati confermati. A partire da Raffaele Palladino, che ha rinnovato il suo contratto e che si candida al ruolo di leader e trascinatore. A 32 anni, si tratta dell'ultima grande occasione della sua carriera. L'ex Juventus e Parma non può davvero più fallire. Certamente sarà da valutare l'impatto in Serie A di giocatori come Salzano, Claiton e Stoian, che tanto bene hanno fatto in serie cadetta. Servono, ovviamente, innesti di esperienza e di categoria. Qualche presenza in Serie A ce l'ha Mario Sampirisi, nuovo difensore dei calabresi, che ha militato nel Genoa e nel Chievo Verona. Interessante l'arrivo in prestito dal Napoli del 22enne centrocampista Gnahorè, di cui si dice un gran bene. L'anno scorso l'ivoriano fu vittima di un incidente stradale che lo tenne fuori dai campi per gran parte della stagione. Puntare sulla sua voglia di riscatto e di mettersi in mostra può essere considerata una mossa intelligente. C'è grande curiosità anche per il centrocampista svedese Marcus Rhodén, che tanto bene ha fatto con la maglia dell'Elfsborg nella sua terra natia.

Il Crotone cerca quindi di puntare su chi ha trasformato in realtà quel sogno chiamato Serie A. E questo va contro determinate statistiche che vedono le neopromosse operare un vero proprio rinnovamento e un'autentica rivoluzione. Non sempre però questo porta a dei risultati positivi. E la storia a dire questo. Il campo è e sarà, come sempre, giudice inopinabile ed inappellabile. A volte, la forza del gruppo e l'entusiasmo di una piazza può contare e valere di più dei milioni di euro e della forza dei singoli. Senza alcun dubbio, per vincere servono i giocatori. Ma in certe occasioni è bello anche sognare ad occhi aperti. E la Serie A per Crotone e per il Crotone non è nient'altro che questo: un sogno ad occhi aperti. A chi ha permesso di viverlo l'onore, l'onere ed il dover di provare a farlo durare il più a lungo possibile.