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Alcide Simonetti

Alcide Simonetti

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Le vie della seta per rilanciare l'Italia: occasione da non perdere

Il Memorandum d'intesa tra Italia e Cina, siglato dal Vice-premier Luigi Di Maio, con il suo omologo cinese (il presidente della Commissione sviluppo di Pechino He Lifeng), sotto gli occhi del presidente del Consiglio Giuseppe Conte e del presidente Xi Jinping, non costituisce formalmente un vero e proprio accordo internazionale da cui possano derivare diritti e obblighi aventi efficacia vincolante tra i le parti, purtuttavia, non si tratta neanche di un enorme “spot elettorale”, per come, capziosamente, hanno tentato di far apparire i detrattori interessati del Governo giallo-verde.

Don Ferdinando Guaglianone: Miles Papae!

Nel tratteggiare la figura di Don Ferdinando Guaglianone, arciprete primicerio di Spezzano Albanese, deceduto il 7 febbraio 1927, all'età di 84 anni, l'avv. Ferdinando Cassiani, (vedi Biografia - un intransigente del 1928) utilizzò la scena del tragico personaggio Zoliano del Cardinale Boccanera (vedi- Romanzo - Roma di Emile Zola) morente, che, pur di non cedere alle nuove idee illuministiche e razionalistiche che avanzavano inesorabilmente, anche, all'interno della Chiesa, era pronto ad affossare la religione cattolica. Un'immagine fortemente drammatica e nello stesso tempo bizzarra, adoperata con grande maestria ed efficacia dallo storico arbëresh per descrivere l'anacroniostica personalità del compaesano prelato il cui giudizio fu alterato certamente dalle incrostazioni politico-ideologiche del tempo.

L'Italietta delle... meraviglie

Fatto salvo il Festival di Sanremo con l’incoronazione demoscopica di Claudio Baglioni ad “imperatore”, il Popolo Italiano si avvia ad eleggere (XVIII legislatura) il nuovo Parlamento con maggiore serenità.
Per l’assegnazione di 630 seggi alla Camera e 315 al Senato sono state avanzate in totale 12.428 candidature, il cui dato (Viminale) esprime per molti il superamento di una “pseudo-democrazia per cooptazione”, fondata su “rappresentanti nominati”, mentre per altri, al contrario, l’estrinsecazione di un “democraticismo pletorico patologico”, invece, per altri (disillusi), ancora, una specie di mero “concorso pubblico preferenziale”, al fine di una sistemazione lavorativa per privilegiati.

Al via la campagna elettorale della "nuova Repubblica": vietato barare

Poche ore ancora e formalmente partirà la campagna elettorale per il rinnovo del Parlamento Italiano (XVIII Legislatura), che dovrebbe archiviare definitivamente la fase ventennale della “Seconda Repubblica”, per lasciare spazio, dopo l’introduzione della nuova legge elettorale mista (proporzionale + quota maggioritaria), ad un inedito assetto politico dai contorni, allo stato, indefiniti.
Sebbene sia difficile prevedere gli effetti del “Rosatellum”, tuttavia le prime impressioni portano a credere che la riforma favorirà la restaurazione di “un sistema neo-partitocratico”, ove, purtroppo, prevarranno gli endemici vizi della “Prima Repubblica”, sommati a quelli nuovi della Seconda.

Festeggiati a Spezzano i 100 anni dei nonni Giuseppe e Angelo Maria

SPEZZANO ALBANESE - Ieri la comunità di Spezzano Albanese ha festeggiato Giuseppe Nociti (classe 17.02.1917) e Angelo Maria Nociti (18.02.1917) per aver compiuto entrambi cent’anni. A condividere la gioia di spegnere le 100 candeline con gli amati centenari, le famiglie, gli amici, i parroci del Paese (Don Fiorenzo e Don Emanuele), le suore figlie di Maria Ausiliatrice, il Sindaco Ferdinando Nociti (e tutta l’amministrazione comunale), il quale, durante la cerimonia religiosa svoltasi nella chiesa del Carmine,  ha donato una Targa di ricordo.

Grillini all'arrembaggio, o forse no! La parola alla legge elettorale

L’esito referendario del dicembre scorso, oltre ad aver rottamato il Governo di Matteo Renzi, ha posto fine al trentennale riformismo istituzionale dei partiti, dando inizio ad una stagione di turbolenza ed instabilità politica (non breve) che neppure le prossime elezioni saranno in grado di superare.
Di conseguenza, in questa nuova fase, i partiti tradizionali hanno l’obbligo di rinnovarsi (sia nei contenuti programmatici che nei quadri dirigenziali) e riposizionarsi, evitando di favorire quei processi di frammentazione e divisione già in atto.

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