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Bisignano. Camera ardente in Comune per l'ex sindaco Carmelo Lo Giudice, scomparso all'età 93 anni In evidenza

Bisignano. Camera ardente in Comune per l'ex sindaco Carmelo Lo Giudice, scomparso all'età 93 anni

BISIGNANO - Sarà allestita questa mattina nella sala consiliare del Comune di Bisignano la camera ardente per il sindaco emerito Carmelo Lo Giudice. Lo storico primo cittadino si è spento all'ospedale di Acri all’età di 93 anni. Era nato a Bisignano il 30 maggio del 1928 da Pietro Lo Giudice e Grazia Nicoletti. Autodidatta, senza titolo di studio.

All'età di soli 20 anni, nel 1948, divenne segretario della locale sezione del Partito Comunista Italiano, la quale arriva a registrare negli anni 1949-1950 fino ad oltre mille iscritti. A 21 anni guidò la storica lotta per la occupazione delle terre incolte che, partita da Bisignano il 25 ottobre del 1949, si estese poi al resto della provincia e successivamente all'intero Mezzogiorno d'Italia. A seguito di tale lotta politica venne per la prima volta arrestato e, insieme ad altri 41 concittadini, tradotto nel carcere di Cosenza. Venne arrestato una seconda volta per aver organizzato lo sciopero degli operai che costruivano la centrale idroelettrica del fiume Mucone. Pur essendo stato arrestato altre due volte per aver organizzato e condotto lotte per il lavoro, ebbe la fortuna però di fare in tutto appena dodici giorni di carcere tra Cosenza, Acri e Corigliano. Nel 1952 venne eletto consigliere comunale e divenne vicesindaco. All'età di 28 anni, nel 1956, venne eletto per la prima volta alla carica di sindaco, carica non convalidata dall'allora Prefetto di Cosenza per ritorsioni politiche circa il ritardo di riscossione della ''tassa suppletiva bestiame''. Ritornò così alla carica di vicesindaco. Quattro anni dopo si rifecero le elezioni e venne riconfermato sindaco con un maggior numero di voti. Carica che rivestì ininterrottamente per ben trent'anni, fino al 1990, vincendo cinque tornate elettorali sempre con largo margine ed entrando per questi motivi nel novero dei sindaci più longevi d'Italia. In questi anni si affermò come politico ed amministratore di rinomata bravura e carisma, ricoprendo anche per 17 anni la carica di Presidente della Comunità Montana Destra Crati ed altre cariche dirigenziali quali quella di Membro del Comitato direttivo dell'Area Sviluppo Industriale Sibari - Crati. Nel 1972, nella lista per la Camera dei Deputati del Partito Comunista Italiano capeggiata dall'allora leader nazionale del Pci Pietro Ingrao, risultò il primo dei non eletti pur non essendo stato designato come tale dalla federazione provinciale del Partito. Nel 1999, ritornò alla guida del municipio bisignanese a capo di una lista civica, restandovi fino al settembre del 2000. Candidato nuovamente a sindaco, nel 2001 non vinse e tornò nei banchi del civico consesso all’opposizione. Nel 2006 non venne rieletto consigliere comunale e lasciò l'assise cittadina dopo 54 anni di ininterrotta presenza ed abnegativo impegno. Tanti i messaggi di cordoglio giunti alla famiglia in queste ore, in particolar modo al figlio Francesco, sindaco della città di Sant’Umile fino a qualche settimana fa. I funerali si terranno domani pomeriggio (mercoledì 25 agosto) alle 17:30 nella Cattedrale di Bisignano.(foto di Luigi Braile)

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