Villa Torano. Altri 17 negativi. Adesso si attende la revoca della zona rossa In evidenza
- Scritto da Roberto Galasso
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TORANO CASTELLO - Ancora buone notizie da “Villa Torano”. Altri diciassette dipendenti della residenza sanitaria assistenziale di Torano Castello precedentemente positivi al Coronavirus, in quarantena domiciliare senza sintomi, hanno effettuato il nuovo tampone come da protocollo risultando tutti negativi. Lo si è appreso nel tardo pomeriggio di ieri. Giovedì scorso, inoltre, due pazienti (di cui uno aveva contratto il Covid-19) che si trovavano nella struttura per un periodo di riabilitazione sono tornati a casa. L’Asp di Cosenza, la cui equipe di specialisti monitora quotidianamente i degenti anche attraverso un sofisticato servizio di telemedicina, ne ha autorizzato le dimissioni.
L’esito dei test di controllo, più volte ripetuti, hanno confermato la loro negativizzazione. Cresce sempre di più, dunque, il numero delle persone che hanno sconfitto il virus. Oltre centotrenta (di cui solo quaranta residenti a Torano Castello) sono stati gli ospiti, gli operatori sanitari ed i loro familiari contagiati dal Covid-19, entrato in modo silente all’interno di “Villa Torano” e poi, con il focolaio esploso il giorno di pasquetta, diffusosi in molti centri della Valle del Crati e dell’Esaro. I dati positivi che arrivano ogni giorno fanno intravedere sempre più vicina la luce in fondo al tunnel della drammatica vicenda che, purtroppo, ha portato anche alla blindatura del comune con la dichiarazione della “zona rossa”. Torano Castello e le sue frazioni Sartano, Scalo e Peritano continuano ad essere chiusi, con posti di controllo da parte delle forze dell’ordine, con notevoli disagi alla popolazione ormai esausta ed alle attività commerciali ed imprenditoriali che hanno voglia di ripartire anche loro con la tanto attesa Fase 2. Una chiusura che Franco Corbelli, nel chiederne la revoca alla Governatrice Jole Santelli, continua a definire “ingiustificata ed immotivata, basata su dati falsi forniti dall’Asp circa il numero dei contagiati residenti a Torano Castello” e per la quale ha annunciato una denuncia querela ipotizzando i reati di sequestro di persona aggravato, abuso di potere, falso ideologico, danni morali e materiali. La gente, appunto, continua a rimanere imprigionata. Tanta è l’amarezza poiché domani, festa della mamma, il cimitero resterà ancora chiuso. Mentre in tutti i comuni si potrà entrare nei camposanti, pur osservando le misure di prevenzione, i toranesi non potranno portare un fiore sulla tomba dei loro cari.
Intanto, il consigliere regionale del Pd Carlo Guccione, riguardo all’interrogazione rivolta alla presidente Santelli circa la vicenda del focolaio epidemico di “Villa Torano” si ritiene insoddisfatto poiché “non si fornisce una risposta chiara del perché non sia stato rispettato quanto previsto dall’ordinanza della governatrice, n. 20 del 27 marzo 2020”, in materia di attività di screening presso le strutture residenziali assistenziali. “Nella risposta alla mia interrogazione - sostiene Guccione - vengono confermate le preoccupazioni da me evidenziate sulle procedure che sono state adottate nella gestione del focolaio epidemico all’interno della struttura Rsa di Torano da parte delle istituzioni competenti. Anche il mancato coinvolgimento dei sindaci interessati dal focolaio testimonia come si sia proceduto in modo non adeguato, senza coinvolgere i territori interessati”.
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