L’evento è stato possibile grazie al lavoro di squadra che ha visto impegnati l'amministrazione comunale, guidata dal sindaco Paolo Calabrese, e in particolare l'assessore alla cultura Illary Licursi, con la collaborazione del vicesindaco Elmo Chimenti, nonché le voci dei Cantores armonizzate da Jessica Novello e dallo scrittore ed albanologo Vincenzo Perrellis.  Gli splendidi colori degli abiti tradizionali delle giovani donne, indossati con portamento austero, hanno illuminato la piazza ed estasiato pubblico, attento ad ascoltare le voci recitanti e oniriche di Maria Claudia Tocci, Elena Matrangolo, Franca Carnevale, Silvano Arnone, dell'autore Mario Bellizzi e di Vincenzo Perrellis.  La serata ha registrato anche le riflessioni teologiche e filosofiche di don Ennio Stamile, responsabile per la Calabria dell'associazione Libera, sul silenzio nei testi sacri. Tema, quest’ultimo, costante nella poesia dell'autore di “La crisalide e la forma dei silenzi”. Accolta, in fine, la proposta di Bellizzi di onorare degnamente, nel prossimo futuro, il grande scienziato e scrittore argentino Ernesto Sabato, anche perché S. Martino di Finita ha dato i natali a sua madre, Giovannina Ferraro. Sabato, in diversi suoi racconti e interviste, ha sempre evidenziato il particolare scenario etnico arbëresh che ha fatto da sfondo alla sua arte narrativa.  Qualche anno fa, l’amministrazione comunale dell’allora sindaco Armando Tocci aveva organizzato nella suggestiva cornice di “Palazzo Cavallo” un convegno sull'insigne scrittore cui avevano preso parte docenti universitari, anche argentini. Si sa che, nel corso dell'evento, si era annunciato, tra l'altro, che la famiglia di Ernesto Sabato avrebbe donato la Biblioteca privata ai comuni di San Martino e di Fuscaldo, ma, da allora, per questioni burocratiche e soprattutto economiche tutto è rimasto al palo. L’attuale esecutivo municipale sammartinese, nell'ambito dei suoi progetti, ha intenzione di realizzare anche una “casa della poesia” dedicata ad Ernesto Sabato, un luogo di aggregazione, alfabetizzazione arbëreshe e di attività letterarie ad ampio respiro.