Luzzi. Nuova stretta per contrastare i contagi. Il sindaco invita alla responsabilità e al buon senso
- Scritto da Roberto Galasso
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- Pubblicato in Provincia Cronaca
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LUZZI - Nuove e più stringenti misure anche a Luzzi per contrastare l’aumento dei contagi. Da ieri, e fino al 24 aprile prossimo, su disposizione del sindaco Umberto Federico è stata sospesa la didattica in presenza delle scuole di ogni ordine e grado. Tra gli altri provvedimenti adottati anche il divieto assoluto di stazionamento in spazi pubblici, piazze, strade, parchi giochi e aree verdi; la disciplina degli ingressi e dei comportamenti negli esercizi commerciali e in prossimità di negozi, banche ed uffici postali.
Sospeso anche il mercato “non alimentare” del mercoledì ed il mercatino ortofrutticolo e alimentare del mercoledì e del sabato, fatta eccezione per i venditori e produttori agricoli residenti. Garantito, invece, l’accesso al Parco Inclusivo “Giancarlo D’Andrea” esclusivamente ai bambini o ragazzi con disabilità fisiche, intellettive e autismo accompagnati e sorvegliati da un genitore. L’attenzione, dunque, è alta anche nella cittadina luzzese dove i soggetti positivi al Covid 19 sono ad oggi 88 (di cui 3 ricoverati in struttura ospedaliera), 76 in quarantena per contatti e 4 deceduti. L’esecutivo municipale, quindi, invita la cittadinanza a stare unita in questo momento di grande emergenza ed a evitare inutili polemiche e diatribe che si innescano soprattutto sui social. “Ora più che mai - si legge in una nota - serve unità, responsabilità, buon senso”. Intanto, qualche giorno fa è stata effettuata la somministrazione del vaccino agli ultraottantenni che ancora non avevano ricevuto la prima dose. La vaccinazione, che ha visto impegnati i medici di base e personale infermieristico dell’Asp, si è svolta nel centro allestito presso la delegazione municipale valliva che sorge nell’area dell’ex fornace Dima. Questi si aggiungono ai 130 cittadini over 80 che nella scorsa settimana avevano ricevuto la seconda dose del siero. L’amministrazione comunale di Palazzo Vivacqua, a tal proposito, continua a chiedere alle autorità sanitarie il riconoscimento della sede luzzese come centro vaccinale regionale e che “rappresenterebbe - insistono dal municipio - un punto di riferimento fondamentale non solo per la nostra città ma per tutta l'area della Valle del Crati. Un centro all'avanguardia dotato di cinque sale di vaccinazione, due di attesa/aspetto, una di emergenza e di uno spazio esterno che garantisce ogni rischio di assembramento”.
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