Castrovillari. Il Comitato delle Associazioni denuncia la chiusura dell’Ambulatorio di Gastroenterologia
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CASTROVILLARI – “Non ci si ammala né si muore solo di Covid-19. Il nostro Comitato ha già denunciato con forza la gravissima situazione che si è venuta a creare con la pandemia da SARS-Cov-2. Ambulatori chiusi, disorganizzazione di vario genere, pazienti affetti da tante patologie croniche (diabetici, ipertesi, cardiopatici,…) e acute (infarti, ictus,…) che hanno paura di recarsi in ospedale per timore di infettarsi, e che perciò si curano di meno o per nulla”.
E’ quanto si legge in un comunicato del Comitato Territoriale delle Associazioni per la Tutela della Salute e dell’Ospedale di Castrovillari. “ Ma non vogliamo che questa gran confusione sia utilizzata come strumento per far passare sotto silenzio il progressivo smantellamento dell’Ospedale di Castrovillari perpetrato dalla Dirigenza dell’ASP che, purtroppo, continua indisturbato. Sono ormai circa 20 giorni che è chiuso l’ambulatorio svolto dal Servizio di Gastroenterologia per i pazienti non ricoverati. E la situazione, se non si interviene immediatamente – prosegue il comunicato - rischia di diventare irreversibile. Dei tre infermieri assegnati al Servizio, infatti, ne è rimasta soltanto una…che andrà in pensione alla fine di questa settimana. Parliamo di un Servizio già abbondantemente “picconato” nel corso degli anni, che da Divisione con Degenti e Primario è diventata un semplice Servizio aggregato, ma che ora rischia di non poter più fare, tra l’altro, gastroscopie e colonscopie in regime ambulatoriale. Esami cioè fondamentali nella diagnosi, per esempio, dei tumori dello stomaco e dell’intestino e il cui costo, in strutture private, certamente non è da tutti sostenibile. Si verrebbe a concretizzare, perciò, una odiosa diseguaglianza e l’ennesima negazione del diritto alla salute che, invece, dovrebbe essere garantito indistintamente a tutti. Chi ha soldi si cura chi non ne ha si arrangi! Noi non ci stiamo. E perciò denunciamo pubblicamente questa intollerabile situazione. Chi deve intervenire intervenga! In primo luogo la Dirigenza dell’ASP che sembra aver deciso, ormai da tempo, di abbandonare le popolazioni del Pollino ad un assai triste destino”.
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