Caso Villa Torano. I contagi interessano più centri della Valle Crati In evidenza
- Scritto da Roberto Galasso
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TORANO CASTELLO - Cominciano ad affiorare i primi numeri ufficiali dei contagi riferiti ai soggetti residenti a Torano Castello. Il bollettino diffuso ieri sera dal municipio della cittadina cratense riferisce di diciannove persone risultate positive al Covid-19. Si tratta di dodici dipendenti (tra infermieri e operatori socio-sanitari) di Villa Torano e di sette loro familiari. Tra quest’ultimi tre sono dei bambini.
Tutti asintomatici, adesso si trovano sistemati all’interno di una struttura alberghiera situata di fronte alla Rsa dove, purtroppo, il virus è entrato e si diffuso. Un bilancio provvisorio, purtroppo, destinato ad aumentare. I dati che riguardano il focolaio scoppiato a Villa Torano - come spiegano dalla Regione - potranno subire modifiche essendo in corso screening e verifiche effettuati in tre laboratori diversi. Non ancora ufficiale il numero degli ospiti di Villa Torano affetti da Covid-19. Fonti accreditate riferiscono di trentasei degenti risultati positivi sul totale dei cinquantasei ospiti sopposti al tampone. Ieri notte, intanto, c’è stato un decesso. Si tratta di un’ospite, 91 anni, originaria di Montalto Uffugo, che viveva ormai da tanti anni nella Rsa di Torano. Per sapere se è deceduta a causa del virus bisognerà aspettare l’esito del tampone eseguito post mortem. Un altro degente è stato ricoverato ieri mattina nel reparto malattie infettive dell’Annunziata. In terapia intensiva, invece, l’anziana traferita il giorno di pasquetta. Il sindaco Lucio Franco Raimondo insiste nel chiedere che gli anziani positivi al virus siano trasferiti in strutture specializzate, mentre la proprietà sarebbe intenzionata a mantenerli a Villa Torano dove, al terzo piano, era stata predisposta un’area per una eventuale emergenza Covid-19. Proposta avallata dalla Regione e dall’Asp. Resta l’incognita circa il trasferimento dei degenti il cui test ha dato esito negativo, dopo che il sindaco di Mottafollone ha alzato le barricate. Il leader di Diritti Civili Franco Corbelli , intanto, continua a chiedere lla Presidente della Regione Jole Santelli la revoca dell’ordinanza con la quale ha dichiarato zona rossa il comune di Torano. “Non si può penalizzare un’intera comunità per una vicenda, quella di Villa Torano, - ribadisce - che riguarda numerosi altri comuni, che giustamente non sono stati chiusi. Per questo va revocata l’ordinanza della zona rossa. Bastano e sono più che sufficienti le restrizioni e i divieti già previsti e attuati in tutti i comuni italiani”.
Gli effetti del focolaio scoppiato nella Rsa Villa Torano stanno, purtroppo, interessando diversi centri della Media Valle del Crati. A Luzzi sono saliti a quattro le persone risultate positive al Covid-19. Si tratta di una dipendente della residenza sanitaria assistenziale di Torano e di tre suoi familiari. La comunicazione è arrivata al sindaco Umberto Federico dal Dipartimento di Igiene e Sanità Pubblica dell’Asp di Cosenza. I quattro luzzesi stanno bene e risultano essere asintomatici. Il Centro operativo comunale di Protezione Civile si è subito attivato per ricostruire tutti i contatti che i soggetti positivi al virus hanno avuto negli ultimi giorni. Ieri mattina a Rota Greca personale dell’Asp ha provveduto ad effettuare alcuni tamponi. I test hanno riguardato una persona che è stata ricoverata a Villa Torano e che era stata dimessa ed alcuni suoi familiari. Nove i test eseguiti, dunque, di cui si attende l’esito. Un altro caso di positività al Covid-19 è stato registrato a Lattarico ed è riconducibile a Villa Torano. Riguarda un operatore che da diversi giorni è in malattia e nelle ultime due settimane non ha avuto contatti stretti. La sindaca Antonella Blandi ha inoltrato richiesta alla struttura per conoscere i pazienti, gli operatori e tutti i cittadini residenti a Lattarico che potessero avere avuto contatti con la Rsa. Altri due casi di soggetti positivi al virus anche a S. Martino di Finita. Entrambi collegati al focolaio di Villa Torano.
Si rafforzano intanto le misure di prevenzione sui territori. A Luzzi il sindaco Federico e l’assessore alla protezione civile Teresa Bria hanno disposto il censimento dei cittadini che si recheranno presso i supermercati del territorio. Al fine di garantire l’assoluta osservanza delle norme per il contenimento della diffusione del Covid-19 ed il rispetto dell’ordinanza che prevede il rifornimento alimentare tre volte a settimana. A censire i cittadini saranno gli operatori della protezione civile oppure gli stessi esercenti. “La cadenza delle tre volte a settimana per il rifornimento alimentare - chiarisce l’amministrazione di Palazzo Vivacqua - è, per il momento, così stabilita al fine di evitare che riducendo i giorni si possano creare assembramenti pericolosi, anche per via dell'assegnazione dei bonus alimentari in corso”.
A Cerzeto, dove fortunatamente non si registrano casi positivi, da domani sarà attivo il servizio volontario di vigilanza a cavallo su tutto il territorio. L’iniziativa, annunciata dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giuseppe Rizzo, è volta alla prevenzione del contagio da Covid-19. Il servizio è offerto dal Gruppo Giacche Verdi Calabria, gruppo operativo locale di Mongrassano.
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Emanuele Armentano