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Seminario su agricoltura e difesa del territorio a Rende

Seminario su agricoltura e difesa del territorio a Rende

RENDE – (Comunicato stampa) “Agricoltura tutela dell’Ambiente e difesa del Territorio” questo il titolo del convegno tenutosi a Rende presso Villa Fabiano alla presenza del sindaco avv, Manna, dall’AIC Associazione Italiana Coltivatori il 9 luglio 2016.
Ha aperto i lavori il Presidente nazionale dell’AIC, Giuseppino Santoianni, il quale nella sua relazione ha analizzato le varie problematiche del comparto agricolo, focalizzando l’attenzione sulle piccole imprese che ogni giorno si trovano ad affrontare una burocrazia immobilizzante. “L’agricoltura italiana -Sottolinea il Presidente Santoianni- vive una crisi strutturale la cui causa principale è stata la mancanza, negli anni scorsi, di una politica agricola nazionale e regionale all’altezza delle sfide competitive che il mercato europeo ha imposto. La politica agricola del passato è stata caratterizzata da un forte strabismo che ha penalizzato i produttori agricoli privilegiando la grande industria”.

Le altre relazioni, del Presidente dell’UCI dott. Mario Serpillo e del Presidente dell’UGC-CISL dott. Pietro Minelli, hanno evidenziato quanto il mondo agricolo con tutti i suoi comparti sia ad un giro di boa .Sta agli agricoltori, supportati dalle associazioni di categoria, cercare di programmare nel modo giusto ed in maniera oculata, avendo una visione diversa dell’agricoltura, che non si basi più quasi esclusivamente sugli aiuti che in andranno a ridursi progressivamente nel tempo, ma su nuovi modi di affrontare tali problemi, magari con aziende cooperanti in maniera da non affrontare da soli i tanti problemi che il futuri, ma soprattutto con una rappresentanza sindacale forte. Da qui l’esigenza di dar vita ad un nuovo soggetto politico, una confederazione nuova che diventi espressione democratica di uno strumento sindacale che vada incontro ai produttori agricoli.
L’AIC. L’UCI e L’UGC- CISL hanno gettato insieme le basi per una nuova Confederazione, rappresentativa e rappresentante non i propri interessi ma bensì gli interessi di tutti quegli agricoltori che si sono sentiti traditi da una COPAGRI svuotata di rappresentatività.
I lavori sono poi proseguiti con interventi di spessore come quello del dott. Marco Accornero, segretario generale della CLAAI , con cui l’AIC ha intrapreso un percorso comune per la tutela di due settori diversi ma affini come quelle dell’agricoltura e dell’artigianato.
E’ stata poi la volta del consigliere regionale Mauro D’Acri, che ha affrontato problematiche del comparto agroalimentare, insieme ad una dettagliata analisi delle risorse nazionali ed europee a disposizione dei giovani imprenditori. Si è molto insistito sull’importanza delle misure e delle risorse del PSR della regione e di ISMEA, sulla qualità degli investimenti e sui tempi di realizzazione dei progetti. D’Acri ha anche sottolineato che “le linee guide, pur partendo da quelle indicate dello sviluppo rurale della Comunità Europea, hanno dovuto trovare una rimodulazione all’interno di contesti variegati e di forti criticità che caratterizzano la Calabria che necessita di interventi strutturali e tecnologici rilevanti. Adesso, bisogna avere le idee chiare su quali settori è necessario intervenire, per non disperdere i fondi messi a disposizione”.
Il Presidente Santoianni nelle sue conclusioni ha premuto moltissimo su interventi di forestazione non solo a livello regionale a a livello nazionale al fine di risolvere due problematiche: quella del lavoro che non c’è e quella del grande dissesto idrogeologico che imperversa nella nostra Italia e in particolare modo nella nostra Calabria. Qui ha chiesto a gran voce un attenzione particolare da parte delle istituzioni regionale e nazionale.

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