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Dario D'Atri invita i giovani castrovillaresi a partecipare alla Consulta Giovanile In evidenza

Dario D'Atri Dario D'Atri

CASTROVILLARI - «Che la condizione dei giovani in questo periodo storico sia particolarmente difficile, è ormai un dato di fatto. Si tratta di un disagio che milioni di giovani insieme alle loro famiglie, vivono quotidianamente sulla propria pelle. Il problema principale è costituito, senza dubbio, dalla mancanza di opportunità lavorative». Così Dario d’Atri, Consigliere Comunale Città di Castrovillari, commenta il particolare momento di crisi che sta mettendo a dura prova il presente di tanti giovani con il rischio di comprometterne anche il futuro. «Quel lavoro che nobilita l’uomo -continua D'Atri-, che permette di poter progettare un futuro, partendo dalla sacrosanta realizzazione personale alla possibilità di condurre una vita dignitosa, è ormai diventato un traguardo sempre più difficile da raggiungere, soprattutto se si parla in termini di stabilità».
E su questa riflessione l'appello è alla politica che, nei confronti dei giovani, «dovrebbe assumere delle decisioni forti, proporre e attuare manovre che consentano a questa situazione di stallo di poter muovere i primi passi».

E la cosa per D'Atri non è da prendere sottogamba, anzi dovrebbe assumere “a massima priorità”, soprattutto perché «dalla risoluzione di questa discenderebbero -dice-, a domino, una serie di effetti positivi per molte altre problematiche». Così aggiunge: «Viviamo in un Paese bloccato e asfissiato dalla mancanza di nuove energie, proprio quelle energie che andrebbero apportate dai giovani, spesso iper titolati che però non hanno la possibilità di mettersi in gioco. Ne conseguono inefficienze in tutti i settori lavorativi provocate anche dall’assenza di personale giovane, nel pieno della produttività. Per non parlare degli effetti disastrosi che si riverberano sul piano economico; oggi la famiglia -aggiunge- è diventata l’unico ammortizzatore sociale, in molti casi i giovani dipendono totalmente dalla famiglia di origine per il loro sostentamento e la possibilità di costruire un futuro autonomamente è diventato un privilegio di pochi. È giunto il momento di privilegiare quelle azioni che favoriscano un ricambio generazionale nel mondo del lavoro, e che valorizzino al massimo il ruolo dei giovani».
L'analisi del consigliere comunale prosegue con una considerazione chiara: «Il mortificante approccio alla condizione giovanile degli ultimi anni deve cambiare radicalmente, i giovani non possono essere trattati come una categoria sociale “problematica”, con conseguenti interventi dal sapore del “contentino”, bensì dovrebbero essere considerati come la più importante risorsa per la ricostruzione di un Paese al collasso». E perché ciò avvenga, e affinché queste azioni siano efficaci, per D'Atri «è indispensabile favorire la partecipazione dei giovani alla vita sociale ed economica del Paese, promuovere quella che viene definita “cittadinanza attiva” e che comporta partecipazione, capacità di adottare decisioni, assunzione di responsabilità, possibilità di cogliere e sfruttare le opportunità, presa di coscienza».
«Purtroppo -sottolinea- la politica in questi ultimi anni non ha favorito tutto questo, anzi, ha allontanato i giovani a suon di promesse non mantenute, di pessimi esempi, di scarsi risultati, per non parlare della corruzione sempre più dilagante. Questo ha portato a non credere più alla politica fatta con passione, fatta per migliorare il nostro quotidiano al fine di progettare un futuro migliore».
E se ciò ha bloccato quel processo che D'Atri vuole valorizzare nella direzione dei giovani, lo stesso aggiunge che ora è arrivato il momento di “sovvertire la situazione” poiché è diventato “fondamentale” che i giovani «partecipino attivamente alla vita del Paese, prima di tutto per salvare se stessi dall’immobilismo delle istituzioni, prendendo atto dell’incapacità che i problemi possano essere risolti solo dalla vecchia classe politica che probabilmente è anche incapace di capire a fondo le peculiari difficoltà che questo periodo storico ci ha riservato».
«Per tutte queste considerazioni -conclude- ho accolto con grande entusiasmo l’approvazione all’unanimità del Regolamento per la Consulta Giovanile Comunale di Castrovillari. L’Amministrazione Comunale ha aperto le porte al rinnovamento, adesso tocca ai giovani castrovillaresi raccogliere l’invito».

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