Gagliardi sul depuratore di Saracena: "Nessuna anomalia"
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SARACENA – (Comunicato stampa) Relativamente alla notizia del sequestro di una parte delle rete fognaria cittadina, così come riportato stamani (sabato 19 novembre) sulla stampa, si precisa quanto segue:
1) sul depuratore cittadino, uno dei pochi in Calabria ad essere stato autorizzato in modo definitivo dalla Regione Calabria, non è stata riscontrata alcuna anomalia;
2) nelle indagini della Nucleo investigativo di Polizia Ambientale del Corpo Forestale di Cosenza (NIPAF) è stata fatta, evidentemente, confusione tra il collettore di acque bianche e la rete fognaria; il pozzo sottoposto a sequestro, infatti, non è collegato alla rete fognaria ma raccoglie acque non nere (piovane o di fossi di scolo);
3) nell'ipotesi in cui altre anomalie dovessero essere riscontrate, ci troveremmo con ogni probabilità nella circostanza di allacci abusivi sulla rete sui quali l'Amministrazione Comunale effettuerà tutti i necessari controlli;
4) il citato rione S.Pietro principalmente interessato dalle operazioni del NIPAF non è un quartiere del centro urbano cittadino ma periferico, semi abbandonato e le cui infrastrutture, oggetto di un'azione investigativa così plateale, sono state realizzate tra gli anni '40 e '60 del secolo scorso;
5) rispetto alla natura, alla portata ed ai contorni dell'accertamento effettuato dal NIPAF risulta sproporzionato e quanto meno irrituale l'impiego di mezzi e uomini (11 militari e 4 macchine); tanto anomalo per le sue modalità da non escludere l'ipotesi che esso possa essere anche letto alla luce dei numerosi e noti contrasti che da diventi anni intercorrono tra l'Esecutivo cittadino e il Corpo Forestale dello Stato al quale, come è noto, il Sindaco non ha mai evitato di contestare, in tutte le forme e con ogni iniziativa, la mancata tutela del patrimonio boschivo ricadente nel territorio comunale.
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