Chiuso l'8° Workshop dei Geoparchi, ambientalisti ancora contro la centrale del Mercure In evidenza
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MORMANNO – (Comunicato stampa del Forum “Stefano Gioia”) Si chiude oggi l’8° Workshop Italiano dei Geoparchi Mondiali dell’Unesco che, quest’anno, è stato ospitato dal Parco Nazionale del Pollino. Occasione importante per discutere con le altre analoghe realtà italiane e per verificare, ancora una volta, come la tutela della Natura sia non soltanto opera meritoria, utile per la salute, oltre che per l’Ambiente, ma anche volano certo di sviluppo economico.
Inutile dire che gli itinerari previsti per i tanti illustri e graditi ospiti sono stati accuratamente “disegnati” per evitare anche la semplice vista di quell’obbrobrio, brutto e pericoloso per occupazione, ambiente e salute, che è la Centrale Enel della Valle del Mercure.
Un’“opera” di cui il Parco, ed in primo luogo il Presidente Pappaterra, sostenitore dell’impianto, devono solo vergognarsi, ma che certo non basta celare occasionalmente alla vista per eliminarne brutture e pericoli.
Ma a sanare questa deplorevole “dimenticanza” ci ha pensato il Forum “Stefano Gioia”, che ha consegnato ai partecipanti della Tavola Rotonda, svoltasi a Mormanno, un documento in cui è stata sinteticamente illustrata la storia dell’aggressione dell’Enel alla valle del Mercure.
All’interno del documento è stata anche inclusa una parte della newsletter della Fondazione Culturale Responsabilità Etica (Fcre-Banca Etica) - Action!, -diffusa a livello internazionale- in cui è stato riportato l’intervento del Forum “Stefano Gioia” all’Assemblea degli Azionisti Enel tenutasi a Roma lo scorso 26 maggio.
A concludere il documento una riflessione generale sullo scriteriato utilizzo delle biomasse e sulla centrale del Mercure in particolare, a firma del prof Franco Tassi – naturalista di fama internazionale, Coordinatore del Comitato Parchi Nazionali e già Presidente del Parco d’Abruzzo.
E mentre alcuni attivisti del Forum consegnavano il documento agli ospiti, altri, con la consueta dignità e fermezza, hanno srotolato, in rigoroso silenzio, l’ormai storico striscione che da oltre 10 anni accompagna le nostre manifestazioni: “LA CENTRALE UCCIDE IL PARCO”.
Peccato che anche in questa occasione il Presidente Pappaterra non abbia inteso dare ai sorpresissimi ospiti, alcuna spiegazione sull’argomento, forse perché, ormai, non sa davvero più che pesci prendere. Poco male, nessuno ci contava, raggiungeremo comunque il nostro obiettivo e la meta appare sempre più vicina: la centrale del Mercure smetterà presto di spandere i suoi veleni sulla valle del Mercure!
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