Lsu/lpu di Castrovillari arriva l'istanza per la contrattualizzazione a 26 ore In evidenza
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CASTROVILLARI - «La Commissione nazionale di Vigilanza e controllo sulla finanza pubblica degli Enti locali, nella seduta del 23 febbraio, ha approvato positivamente l'istanza prodotta dal Comune di Castrovillari e relativa alla contrattualizzazione dei 43 lavoratori ex LSU/LPU a 26 ore settimanali». A renderlo noto è la Confial calabrese che, attraverso il suo segretario regionale Benedetto Di Iacovo, informa i cittadini sugli sviluppi di una vicenda che è stata “molto travagliata e che ha fatto registrare forti momenti di tensione e di lotta dei lavoratori e delle Organizzazioni sindacali verso l'Amministrazione e la dirigenza dell'Ente”.
«L'anno scorso -si legge-, dopo forti conflitti ed anche vedute diverse tra le organizzazioni sindacali, la vicenda era arrivata in Commissione nazionale solo nel mese di dicembre e i contratti hanno avuto efficacia solo dal 15 dicembre 2015, tuttavia, per effetto di una specifica clausola sospensiva inserita, gli effetti giuridici, mai fini della futura stabilizzazione, decorrono dal 1 gennaio 2015. Stessa cosa dicasi per il 2016. I contratti avranno efficacia dalla data del 23 febbraio ma gli effetti giuridici, ai fini della stabilizzazione, dal 1 gennaio 2016».
Tuttavia pur con questa nota positiva non si placano le diversità di vedute e le rivendicazioni nei confronti dell'Amministrazione comunale e soprattutto della Dirigenza amministrativa apicale che, a detta della Confial è composta da "dilettanti allo sbaraglio".
È questo il commento della CONF.I.A.L. Funzione pubblica della Calabria, espresso dal suo Segretario regionale Benedetto Di Iacovo, che ha seguito da vicino questa vertenza e che non ha fatto mai mancare la presenza della CONF.I.A.L., sia durante i diversi incontri e manifestazioni presso il Comune, che presso la Commissione nazionale a Roma.
Di Iacovo coglie l'occasione, infatti, per esprimere compiacimento per questo risultato, che considera, comunque, guadagnato con la lotta dei lavoratori di CONFIAL, che sono stati quasi pedanti nel seguire passo passo la vicenda, ma evidenzia, ancora una volta, i "danni collaterali" di un pressappochismo della dirigenza amministrativa interna che, nuovamente, “ha arrecato un danno ai lavoratori per non avere avuto la bontà di aspettare questo provvedimento, e sapere così in che termini doveva remunerare il periodo pregresso a questa autorizzazione”. «Sta di fatto -evidenzia Di Iacovo- che ai lavoratori che vantavano circa tre mesi di retribuzione è stato erogato un acconto di mille euro lordi, eroso tutto da trattenute che non dovevano essere effettuate.
L'Amministrazione -ha proseguito Di Iacovo- farebbe bene a mettere ordine negli uffici amministrativi, sopratutto nel personale e ragioneria. Troppi gli errori, le sviste, le omissioni. Ma anche la parte politica è colpevole quando non ha il coraggio di scrivere in una delibera il nome di una organizzazione che avanza una richiesta, seppure legittima, ma non tutte le organizzazioni, per come invece è stato riportato in delibera, avevano fatto quella richiesta e cioè l'accento che oggi si è rivelato un cappio alla gola dei lavoratori. Queste cose -conclude Di Iacovo- non saranno più consentite e ove necessario si procedere con specifiche iniziative, anche legali».
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