Da qui il corteo dei mezzi procederà per Castrovillari, percorrendo viale del Lavoro, via Coscile, via XX settembre, corso Garibaldi, fino a piazza Municipio, dove è prevista una prima sosta per distribuire gratuitamente prodotti agricoli ai cittadini. Si procederà poi fino all’attuale sede municipale di piazza Gallo, dove, in delegazione, è stato chiesto di incontrare il sindaco Domenico Lo Polito. Il corteo continuerà quindi per corso Garibaldi e via Mazzini, ripercorrendo al contrario la strada già fatta, per recarsi alla discarica comunale dove è previsto il termine della manifestazione.
«La tutela del Distretto Agro-alimentare di Qualità di Sibari -scrivono dal Comitato-, unico nel suo genere in Calabria ed istituito con apposita legge di iniziativa popolare, passa attraverso anche l’opposizione all’insediamento di attività e/o strutture che possano compromettere la qualità dei prodotti e/o l’immagine del Territorio ove tali prodotti vengono esitati. Lottiamo, perciò, contro il tentativo di riaprire una vecchia discarica comunale chiusa, ormai già piena, fin dal 2002, cosa che comporterebbe un danno di immagine gravissimo per le produzioni agricole dell’area, oltre che rischi per la salute. Vogliamo, invece, ottenere la messa a norma, la bonifica e l’immediata tombatura di questa bomba ecologica, cosa per cui ci battiamo da oltre 10 anni, senza alcun ulteriore abbanco di rifiuti. Vogliamo qui, inoltre, segnalare un altro rischio -certo non trascurabile- legato alle attività inerenti lo smaltimento dei rifiuti, che è in tutto il Paese -ed in Calabria più che altrove- “inquinato” da pesanti e gravi infiltrazioni della criminalità organizzata. Il Comitato di Cammarata ha ottenuto l’adesione alla manifestazione praticamente dalla quasi totalità dei rappresentanti del mondo agricolo. Dalle Associazioni di categoria degli Agricoltori: Federagri, Confagricoltura, Coldiretti, CIA, a sindacati confederali, come la CGIL, assieme alle Associazioni e Comitati di tutela territoriale e ambientale e semplici cittadini. Non lotta, dunque, contro qualcuno, ma per qualcosa di importante per tutti: per il lavoro, per la salute e per la legalità».