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Cassano compatta a “La Staffetta della Legalità”

  • Un evento che ha unito comunità e istituzioni
Cassano compatta a “La Staffetta della Legalità”

CASSANO ALL'IONIO - Costruire il futuro insieme e nel solco della legalità. È stato questo l’obiettivo della “La Staffetta della Legalità” che si è tenuta ieri mattina presso l’Auditorium dell’IISS Erodoto di Thurii. Un importante evento fortemente voluto e patrocinato dall’amministrazione comunale di Cassano All’Ionio - guidata dal Sindaco Giovanni Papasso - diretto in particolare ai ragazzi delle scuole per il grande valore educativo e sociale.

Ad organizzarlo è stata L’associazione “La Tazzina della Legalità”, presieduta da Sergio Gaglianese, con l’obiettivo di sensibilizzare la cittadinanza, e in particolare i giovani, sull’importanza della giustizia e dell’impegno contro ogni forma di illegalità. L’iniziativa, inoltre, ha coinvolto la comunità nella proiezione del documentario “Le parole non bastano" un’opera che esplora le storie e le testimonianze sul potere occulto delle mafie. La giornata ha visto la partecipazione di figure istituzionali ed esperti, tra cui il Sindaco Papasso, Anna Liporace, Dirigente dell’Erodoto, Don Annunziato Laitano, Vicario generale della Diocesi di Cassano, Sara Russo, Assessora del Comune di Cassano, il Consigliere Regionale Pietro Molinaro. Ad intervenire, portando anche la propria esperienza, il Regista del documentario Silvio Valzani, Mary Troiano, Vice Presidente de “La Tazzina della Legalità”, curatrice editoriale e sceneggiatrice del documentario, Grazia Pignanelli, Referente per la provincia di Taranto de “La Tazzina della Legalità”. Sono state ascoltate, soprattutto, le testimonianze di vittime della mafia e personalità del mondo della giustizia come il Presidente dell’associazione “La Tazzina della Legalità” Gaglianese, imprenditore e vittima di ’ndrangheta, Tiberio Bentigoglio, imprenditore torinese e testimone di giustizia, sotto scorta e scampato a un attentato con sparatoria oltre che coautore del libro “La Tazzina della Legalità”, Raffaele Fazio, vittima di mafia, Nicola Catanese, già capo scorta del Giudice Paolo Borsellino, testimone diretto delle stragi consumate nell’anno 1992, e Domenico Scordino, già staffetta di volante della scorta del Giudice Giovanni Falcone, simbolo di dedizione e sacrificio contro le mafie. L’evento ha voluto sensibilizzare e approfondire il tema della legalità, promuovendo un momento di riflessione e condivisione: un’opportunità unica per approfondire tematiche cruciali e rafforzare il senso civico della comunità cassanese da sempre vessata dai clan di ’ndrangheta del territorio. «Proprio di fronte all’Erodoto di Thurii -ha sottolineato il Sindaco Papasso nel suo intervento riprendendo il racconto del progetto “Arte contemporanea e legalità” fatto dall’assessora Russo- con la mia amministrazione abbiamo voluto quello che chiamo “il muro della legalità” dove artisti locali hanno realizzato una serie di murales raffiguranti Falcone, Borsellino, Peppino Impastato e, soprattutto, l’esempio che hanno rappresentato e rappresentano in favore della legalità. Un esempio di come continui il nostro impegno a favore della legalità perché, sin da quando sono stato rieletto nel 2019, avevo detto chiaramente che avrei dedicato il mio mandato a lavorare in primis per far cambiare la considerazione che si aveva della nostra Città e così è stato. Grazie al nostro lavoro, a quello delle forze dell’ordine e della magistratura Cassano non è una città da evitare ma, anzi, è diventata un punto di riferimento per i giovani soprattutto d’estate e nelle zone marine, è diventata un esempio di pulizia, ordine e amore per il territorio. Un posto dove tutti vogliono venire a lavorare. Proprio di recente -ha concluso il primo cittadino- consegnando i lavori del Parco naturalistico Torre di Milone e del Teatro all’aperto, ho sottolineato come il cambio di considerazione nei confronti della nostra città abbia anche una riprova nel fatto che prima da noi non voleva venire nessuna impresa, ora tutti vogliono lavorare qui perché l’aria è cambiata e ne siamo fieri. Continuiamo così».

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