L’ex primo cittadino - secondo quanto escusso presso il Tribunale - sezione Penale - di Cosenza «in un articolo apparso nel suo blog nel settembre 2017 dal titolo “Nuovo scandalo a Palazzo Ariani: il pizzo aleggia sui carburanti”, aveva portato l’attuale sindaco a sporgere querela per diffamazione ritenendo offesi il suo onore e la sua reputazione. L’Amatuzzo, costituitosi parte civile nel processo che ne è scaturito, difeso dall’avvocato Giulio Tarsitano, ha dimostrato che «quel pesante articolo si riferisse alla sua persona» e non come ha sostenuto l’imputato, difeso di fiducia dall’avvocato Ugo Celestino, «all’intera amministrazione e, comunque, costituente una critica politica circa l’eccessivo consumo di carburanti». Il Tribunale evidentemente ha aderito alla tesi dell’avvocato Tarsitano, secondo cui il Callisto «non solo ha esorbitato dai limiti della critica politica, ma ha anche esposto il sindaco al ludibrio della sua immagine ed al pubblico disprezzo,configurandosi la violazione di valori fondamentali che,comunque,meritano rispetto». L’avvocato Tarsitano, che - va ricordato - è anche sindaco di Fagnano Castello, ha dichiarato infine che «la condanna del Callisto al risarcimento dei danni morali subiti dall’Amatuzzo,rappresenta un riconoscimento ai tanti sindaci onesti,tra cui l’Amatuzzo, la cui immagine non può essere appannata da coloro che non lo sono e dal vezzo, tanto di moda in questo periodo, che i politici sono tutti ladri».  La somma che il Callisto dovrà corrispondere sarà devoluta in beneficenza.