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Stalking, divieto d’avvicinamento per un 31enne di Altomonte In evidenza

La compagnia dei CC di Castrovillari La compagnia dei CC di Castrovillari

ALTOMONTE - La loro storia d’amore, che aveva visto anche la nascita d’un figlio, era finita da qualche mese. Lui, un giovane di 31 anni, non era però riuscito a mandar giù la decisione della compagna, più grande di appena un anno, di dare un taglio alla relazione e da qualche tempo aveva ormai assunto le sembianze di uno “stalker”.

Dapprima sms e telefonate, poi appostamenti e addirittura inseguimenti con l’auto: la situazione era ormai degenerata con diversi atti persecutori. La donna ha resistito per un po', forse pensando che prima o poi quel comportamento vessatorio nei suoi confronti sarebbe cessato. Poi, però, ha perso la pazienza ed ha deciso di denunciare. Si è così recata presso la locale stazione dei carabinieri guidata dal luogotenente Antonio Grandinetti ed ha sporto circostanziata denuncia dimostrando anche alcune prove. Da qui sono partite le immediate successive indagini dei militari dell’Arma atte a dimostrare i fatti. Gli uomini della stazione altomontese hanno quindi informato il maggiore Giovanni Caruso, comandante della Compagnia di Castrovillari che ha assunto il coordinamento delle indagini, ed ha successivamente trasmesso gli atti in Procura che sono finiti sul tavolo del Gip presso il Tribunale della città del Pollino. È stato aperto, pertanto, un fascicolo a carico del 31enne poiché il caso è stato trattato nell’immediatezza come “codice rosso”, la normativa di legge per la “tutela delle vittime di violenza domestica e di genere”, diventata operativa dal 9 agosto del 2019, e c’è stato l’immediato provvedimento del Gip di “non avvicinamento” del giovane all’ex convivente che gli è stato debitamente notificato. La rottura del loro rapporto amoroso sarebbe da addebitare ad incomprensioni caratteriali che avrebbero spinto la donna ad interrompere la relazione. Alla luce del provvedimento cautelare della Magistratura, ora la situazione viene ovviamente monitorata dagli inquirenti poiché i due vivono entrambi ad Altomonte, ed essendoci di mezzo un minore bisogna soprattutto tutelare, oltre che la madre, anche questa piccola ed innocente vittima della vicenda. Il 31enne, infatti, è stato diffidato a non violare la misura imposta poiché altrimenti, proprio perché si tratta di “codice rosso”, rischia di essere arrestato.

 

 

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