Mottafollone, disavventura a lieto fine per squadra antincendio In evidenza
- Provvidenziale l’arrivo dei Vigili del Fuoco; intervenuti anche i vigili urbani e carabinieri
- Scritto da Alessandro Amodio
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- Pubblicato in Esaro Cronaca
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MOTTAFOLLONE - Disavventura a lieto fine per gli occupanti di un’autobotte del Consorzio di Bonifica Integrale dei Bacini dello Jonio cosentino la cui sede è a Trebisacce. La stessa, con tre unità operative a bordo, è precipitata in un dirupo di località Grippone del piccolo centro dell’Esaro. L’autobotte si stava recando sul posto per spegnere un incendio, di verosimile natura dolosa, che era scoppiato nella zona rurale non molto distante dall’abitato. Il mezzo si trovava a ridosso d’alcuni capannoni poi salvati dalle fiamme e a causa di un cedimento del terreno s’è rovesciato nella parte sottostante.
Fortunatamente i tre occupanti, compreso l’autista, sono rimasti illesi essendo riusciti a saltar fuori dal mezzo prima che lo stesso rovinasse nel precipizio e vi restasse visto il calare dell’oscurità. Provvidenziale è stato a tale proposito l’intervento dei Vigili del Fuoco, con una squadra proveniente da Castrovillari ed un Dos arrivato nella circostanza da Cosenza. Sul posto, nell’immediatezza dei fatti, si è recato l’agente di Polizia locale Enzo Ferraro che ha allertato il 112 della Compagnia dei carabinieri di San Marco Argentano. Infatti, nel breve volgere di qualche minuto sul posto è giunta una pattuglia dei militari dell’Arma di San Sosti agli ordini dal maresciallo Alberto Cestino, che hanno collaborato a gestire egregiamente l’accaduto. Gli stessi carabinieri erano già intervenuti per altro incendio in località Ioppolo. Le fiamme sono state sedate solo nella tarda serata mentre solo nella giornata successiva è stato prelevato il mezzo finito nel terreno scosceso. Necessario un ulteriore intervento - coordinato sempre dall’agente Ferraro - tramite una gru che ha riportato in superficie l’autobotte. Fortunatamente parziali anche i danni al mezzo che stava trasportando l’acqua e le tre persone sul luogo dell’incendio. Un plauso va a quanti si stanno adoperando, anche con turni massacranti, per i continui roghi di quest’ultimo periodo, persone che mettono quotidianamente a repentaglio la loro vita perché chiamati a combattere molto spesso con fiamme di natura dolosa.
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