Dissesto idrogeologico e depurazione delle acque, l'ira del sindaco Lirangi In evidenza
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TERRANOVA DA SIBARI – (Comunicato stampa) «Sin dall’insediamento la nostra Amministrazione Comunale, sta inoltrando ai competenti organismi regionali e nazionali, diverse lettere di protesta, segnalando la grave situazione che interessa il nostro territorio, per ciò che riguarda il dissesto idrogeologico e la depurazione delle acque reflue». Così il sindaco di Terranova da Sibari, Luigi Lirangi, scrive in una nota in cui aggiunge: «Problemi che stanno diventando drammatici anche per le possibili conseguenze che potrebbero avere sulla salute e la incolumità della nostra popolazione, se non si interviene immediatamente.
Le insistenze, più volte segnalate ai competenti organismi, a voler intervenire, sembrano non aver dato esisto alcuno sulla positiva soluzione del problema.
E’ una situazione non più sostenibile -afferma il Primo Cittadino- che ci sta esasperando ma soprattutto non permette a noi amministratori di dare risposte esaustive alle popolazioni che amministriamo.
Abbiamo segnalato -afferma Lirangi- con diverse missive al Presidente della Giunta Regionale, Oliverio, ai Responsabili del Dipartimento della Protezione Civile, al Prefetto di Cosenza, al Presidente del Consiglio dei Ministri, situazioni di estrema pericolosità, determinate da un dissesto idrogeologico che ha alterato la morfologia del territorio comunale, interessato da frane, che solo per un fortuito caso del destino, non hanno ancora causato lutti.
Da anni orma, portiamo all’attenzione delle istituzioni, la pericolosità del costone che sorge alla periferia dell’abitato di Terranova da Sibari, in località Madonna delle Grazie, attraversata dalla S.P. 241, sulla quale una frana continua a determinare pericolo costante per i mezzi che quotidianamente la attraversano e per i cittadini.
Abbiamo invitato i responsabili regionali della Protezione Civile ad effettuare ulteriori sopralluoghi sul territorio, al fine di prendere atto della gravità di quanto segnalato.
Come Amministrazione Comunale abbiamo approntat, rendendoli definitivi, una serie di progetti, inseriti tra l’altro nella banca dati RENDIS, per un importo di milioni di euro, affinché fossero risolti definitivamente i problemi del dissesto idrogeologico e del consolidamento di alcune zone del nostro territorio, oltre alla regimentazione delle acque dell’Area urbana, presentati progetto di 3.000.000 di euro per la mitigazione dal rischio idrogeologico sul fiume Crati, un altro di 1.150.000 € per la sistemazione idrogeologica ed il consolidamento del costone roccioso nel rione terra del nostro comune, un altro ancora di 817.000 €, per la mitigazione del rischio idrogeologico nell’area in sinistra Crati, la regimentazione delle acque superficiali dell’Area Urbana per altri 455.000 €.
A ciò si aggiunge un progetto di oltre 2.400.000 €, inoltrato dagli Uffici della Giunta Provinciale alla Regione Calabria sia sul consolidamento del costone roccioso che sull’intera S.P. 241.
Tutte richieste vane che aggiunte al problema dei depuratori, che insistono nel territorio Comunale e sui quali sono state spese tutte le risorse economiche a disposizione da parte di un Ente locale, senza avere alcun finanziamento in merito.
Tutto ciò sta creando allarmismi fra le popolazioni amministrate ed un clima di profondo sconforto verso le Istituzioni del Paese.
A ciò si aggiunge, che nonostante al comune di Terranova da Sibari da parte della Regione Calabria, sia stato riconosciuto un contributo di circa 50.000 euro per efficientare il depuratore comunale, ubicato in c/da Mortelluzza già dal mese di settembre, di fatto a tutt’oggi il Comune non ha ancora ricevuto un solo euro e non vi è stata alcuna comunicazione sulla possibile data di sottoscrizione della convenzione, che attribuisce tale risorsa economica.
Crediamo che il tempo delle attese e della pazienza sia orami terminato anche per noi -conclude il Sindaco Lirangi- e che i cittadini e gli Amministratori locali, meritino maggior rispetto ed attenzione riguardo a rivendicazioni ed istanze segnalate da tempo e rimaste inascoltate.
Ci appelliamo in maniera forte a chi ha responsabilità di Governo sulle nostre comunità, a voler intervenire con urgenza sulle annose questioni sollevate in questi anni, per scongiurare possibili avvenimenti spiacevoli che peserebbero come macigni sulla coscienza di molti e che invece possono e devono essere evitati, con interventi immediati e risolutivi da parte degli organismi competenti.
Ci auguriamo che al più presto venga messa fine a questa penosa situazione e si intervenga seriamente ed in maniera risolutiva».
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Emanuele Armentano