È lo stesso Giordano a riassumerle come segue: «1) La segnaletica orizzontale risulta quasi invisibile mentre la segnaletica verticale è vecchia, sbiadita e danneggiata, per questo motivo, oltre alla mancanza di adeguati marciapiedi, la sicurezza dei pedoni è molto critica in particolare in corrispondenza della centrale Chiesa e in vicinanza del plesso scolastico di via Piave; 2) L’intersezione tra via Castello e viale della Libertà è attraversato da un significativo traffico veicolare e, vista la presenza di un solo angusto marciapiede, i pedoni e le persone diversamente abili in carrozzella, che percorrono via Castello, sono costretti ad occupare la sede stradale con pregiudizio per la loro sicurezza stradale; 3) Si segnala la necessità di mettere in sicurezza i pedoni attraverso un’attenta vigilanza, il rinnovo e l’integrazione della segnaletica orizzontale e verticale e l’installazione di lanterne semaforiche; 4) In via Castello occorre eliminare i parcheggi e le barriere architettoniche; 5) Di impegnare i proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie, derivanti dal rilevamento della velocità degli autoveicoli (vedi autovelox), per gli interventi sulla sicurezza stradale (vedi d. lgs. Del 30/04/1992 N. 285 E ss. mm.ii, art. 142, commi 12 bis, 12 ter e 12 quater)».
Così Giordano dice di aver ottenuto una “vittoria schiacciante”, che «contrasta con la visione miope e disinteressata di ex sindaci ed ex amministratori della cosa pubblica, in particolare dell’attuale Sindaco Vincenzo Rimoli e del Comandante della Polizia Municipale Nicola Bevacqua, convinti come sono che il Municipio sia una loro proprietà e non la casa dei diritti della cittadinanza e degli interessi della collettività!».