Ci sembra un passo in avanti per avvicinare la politica al territorio, in un periodo in cui purtroppo si rafforza il triste distacco dei cittadini dai centri decisionali della pubblica amministrazione.
Siamo ancora nella fase delle proposte e ci auguriamo che la maggioranza accolga la nostra idea e la sviluppi insieme a Progetto Comune. Abbiamo già qualche idea e vorremmo confrontarla nelle sedi opportune per arrivare all’istituzione effettiva di questo strumento. Per questo auspichiamo che la nostra proposta venga portata presto nella commissione competente e possa essere approvata al primo consiglio comunale utile.
Ci piacerebbe che nello spazio precedente alle convocazioni del consiglio comunale fosse dato spazio ai cittadini, seguendo una procedura ben precisa indicata nel regolamento, a prendere la parola per interrogare in pochi minuti il sindaco o gli assessori e che essi rispondessero ai chiarimenti richiesti. Il Question time verterebbe su tematiche di interesse diffuso e non su interessi singoli o privati e le domande sarebbero preventivamente vagliate dalla conferenza dei capigruppo e dal presidente del consiglio comunale. I quesiti potrebbero arrivare anche dai giovanissimi, consentendo le proposizioni a coloro che abbiano compiuto l’età di 16 anni in poi; anche questa apertura alle giovani generazioni servirebbe a confrontarsi con le loro richieste e avvicinarli all’amministrazione della comunità.
Siamo sicuri che le sollecitazioni che arriveranno dai cittadini consentiranno di aumentare il livello di partecipazione attiva e di raggiungere obiettivi comuni. Rimaniamo in attesa di una risposta positiva da parte dell’amministrazione comunale, da parte nostra assicuriamo il più pieno impegno per giungere a un testo condiviso e all’istituzione di uno strumento che garantirebbe una maggiore vicinanza tra cittadini e amministratori del territorio».