Una “nuova vocazione” non è altro che «un dono di Dio», ed in tal senso si è sempre contraddistinta la grande tradizione sacerdotale santagatese. Basti pensare al compianto don Francesco Vaccaro, per oltre mezzo secolo nella comunità di Malvito o a don Ermanno Raimondo che prosegue il suo impegno presbiterale a Cetraro e nell’Alto Tirreno. Un fulgido esempio di vita religiosa è arrivato poi da monsignor Antonio Montalto, bisignanese di nascita ma santagatese d’adozione che ha servito la comunità per oltre cinquant’anni. Durante il suo servizio pastorale si ricordano le vocazioni di don Silvio Rumbolo, parroco a Cetraro e Belvedere, purtroppo mancato prematuramente, di don Gaetano De Fino, ancora oggi parroco a Santa Maria del Cedro, oltre che di don Carmelo Terranova, ora a Roggiano Gravina ma per un periodo sacerdote nella sua Sant’Agata. Poi, anche quella di padre Ciro Spinelli. Ed ora, la parrocchia della SS. Annunziata, retta oggi da don Valerio Orefice, arrivato dalla vicina Malvito, s’appresta dunque a vivere con gaudio e giubilo l’ordinazione di Danilo Branda. Il primo giorno degli eventi ha già visto un momento di preghiera con i ragazzi delle scuole. Sono seguiti oltre ai diversi incontri e a momenti d’animazione varia proposta dai tanti convenuti, il S. Rosario per le vocazioni oblate, e – mercoledì sera – il Concerto–preghiera del Kantiere Kairos. Ieri sera, la veglia in preparazione all’ordinazione e – oggi alle ore 17 – la vera e propria ordinazione sacerdotale. Domani, infine, la prima messa di padre Danilo Branda, che entrerà a far parte dei Missionari oblati di Maria Immacolata (Congregatio Missionariorum Oblatorum B. M. V. Immaculatae), l’istituto religioso maschile di diritto pontificio, i cui membri della congregazione clericale pospongono al loro nome la sigla Omi.