CALCIO - Prima categoria, il Real Sant’Agata protesta per alcune decisioni
- «Assurdo dare 3 giornate a Cosentino per proteste a fine gara»
- Scritto da Alessandro Amodio
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S. AGATA D’ESARO - Quel ragionevole dubbio su un contatto sospetto in area tra Piemontese ed Argirò, al 26’ della ripresa del big match di domenica scorsa, che avrebbe meritato il rigore ma sul quale l’arbitro ha sorvolato, non è andato giù al capitano santagatese Andrea Cosentino (nel tondino rosso), che a fine partita – quando nulla si poteva ormai cambiare rispetto allo 0-0 – ha protestato nei confronti dell’arbitro. E ciò ha causato, purtroppo, una squalifica di ben tre giornate.
Di fronte a questa decisione è arrivata la vibrante protesta del Real Sant’Agata, che – tramite il portavoce Francesco Guaglianone, vice presidente – ha tuonato: «Siamo sempre stati dirigenti d’una società corretta, ma così – specie alla vigilia dei play off – non ci stiamo. Non si possono dare tre giornate di squalifica al nostro capitano perché – alla fine d’una partita molto tranquilla – ha soltanto esclamato: «Non ci avete dato un rigore sacrosanto!». «Forse siamo scomodi specie agli ultimi due arbitri della sezione di Rossano, sebbene direttori di gara di categoria superiore, che ci hanno solo danneggiato?». È la risposta che il sodalizio gialloblù guidato dal presidente Lucio Martirani, vorrebbe da chi di competenza, specie perché «è stata una semplice constatazione e la discussione è finita lì». Il nostro capitano, pertanto, «non meritava tre turni di stop, perché in questo modo si dimostra di non avere rispetto per la squadra, per il paese e soprattutto per i tanti sacrifici che stiamo facendo da cinque anni a questa parte». Guaglianone conclude esigendo «rispetto» e soprattutto preannunciando ricorso «all’iniqua ed esagerata decisione». Capitan Cosentino, baluardo della retroguardia santagatese, mancherà sicuramente a Bisignano domenica 5, ma gli altri due turni coincidono con la finale playoff con il Real Montalto e con il possibile spareggio con la vincente dei playoff del girone B, che sicuramente danneggiano non solo una squadra una comunità sportiva civile che - nonostante delle “corazzate” presenti - con i suoi circa 2.000 abitanti residenti sta onorando una stagione da ogni punto di vista.
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