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Caso Villa Torano. L’attenzione resta alta

Caso Villa Torano. L’attenzione resta alta

TORANO CASTELLO - Continua il lavoro per la mappatura del coronavirus che dal focolaio di Villa Torano si sta estendendo nel vasto comprensorio della Media Valle del Crati e della Valle dell’Esaro e che è portato avanti con l’indagine epidemiologica della task force dell’Asp coordinata dal dottor Mario Marino. Ieri, purtroppo, si è registrato un altro decesso. Si aggiunge a quello della 91enne, positiva al virus, deceduta per complicanze venerdì a Villa Torano.  Un anziano di Fagnano Castello è morto l’altro ieri notte all’Annunziata di Cosenza.

La scomparsa dell’88enne, sottoposto al tampone post mortem, potrebbe essere collegato alla Rsa di Torano. Il pensionato era stato ricoverato con febbre alta la notte tra martedì e mercoledì. Sottoposto a Tac, era risultato positivo al Covid-19. Il contagio dovrebbe essere collegato al focolaio scoppiato nella struttura di Torano Castello poiché la badante dell’anziano, al momento asintomatica e isolamento domiciliare, è parente di un operatore socio-sanitario di Villa Torano, residente a S. Caterina Albanese, risultato positivo e senza sintomi. Quest’ultimo è stato trasferito con l’intervento del 118, in base a un’ordinanza del sindaco del piccolo comune arbëreshë, Roberto Lavalle, su disposizione dell’Asp, nella struttura alberghiera di Torano dove trascorrerà il periodo di isolamento obbligatorio un gruppo di dipendenti della Rsa risultati positivi al test diagnostico.  Dei quattro tamponi effettuati su altrettante persone che sono state in stretto e continuo contatto con l’anziano fagnanese deceduto, tre hanno dato esito positivo e sono asintomatici. Lo ha reso noto il sindaco Giulio Tarsitano il quale, nell’esprimere il cordoglio della comunità per la scomparsa di “un uomo buono che ha fatto bene”, ha avvisato che sono stati disposti i tamponi per i congiunti più stretti dei tre soggetti positivi al virus.  Restano stazionarie, intanto, le condizioni delle tre persone affette dal virus e ricoverate nei reparti di terapia intensiva e malattie infettive dell’Annunziata.  Due sono ospiti di Villa Torano, l’altro è un familiare di un operatore sociosanitario della stessa struttura positivo al Covid-19. Le condizioni dell’uomo, giunto al pronto soccorso del nosocomio cosentino venerdì ed al quale è stato subito diagnosticato un inizio di polmonite, sono stabili, respira autonomamente ed è stato già sottoposto a trattamento con il Tocilizumab, il farmaco per curare l’artrite reumatoide che si sta rivelando efficace contro il Coronavirus, sperimentato anche all’Annunziata ottenendo buoni risultati. Nella casa di cura toranese, dove una settimana fa è scoppiato il focolaio, l’Asp, unitamente al personale della struttura tuttora in servizio, è impegnata nell’assistenza degli oltre cinquanta ospiti. Una equipe di specialisti si sta occupando in particolare dei degenti positivi al Coronavirus, sistemati al terzo piano della struttura dove era stata già predisposta dalla direzione sanitaria un’ala per una eventuale emergenza Covid. L’amministratore della Rsa, Massimo Poggi, in un video ha riferito ieri la decisione del commissario dell’Asp, Giuseppe Zuccatelli, di far accudire gli ospiti Covid al personale affetto dal virus. I degenti risultati negativi, invece, continueranno ad essere assistiti dagli operatori anch’essi negativi al Coronavirus.

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