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Luzzi, caos nel Partito Democratico dopo le Primarie In evidenza

Luzzi, caos nel Partito Democratico dopo le Primarie

LUZZI - I Giovani Democratici chiedono il commissariamento del circolo del Partito Democratico e nel frattempo cinque iscritti al partito si dimettono. E’ bufera nel PD di Luzzi dopo quanto accaduto domenica scorsa al termine delle Primarie. Alla chiusura del seggio allestito presso la delegazione municipale valliva sono risultate scrutinate 368 schede, mentre nei registri di sezione erano stati annotati solo 269 cittadini che avevano votato. Immediata la reazione dei GD che con il loro segretario Mattia Lupinacci parlano di una “brutta pagina di democrazia” scritta a Luzzi.

“Con nostra grande "sorpresa" a fine scrutinio - afferma Lupinacci - sono "magicamente” comparse 99 schede in più rispetto ai reali votanti della sezione. Morti, fantasmi, zombie? No, molto più probabilmente la tresca dei soliti noti di chi si è affermato nella politica locale, attraverso sporchi sotterfugi. Siamo indignati per questo atto illecito e vergognoso, che ha calpestato e manomesso il voto liberamente espresso dai luzzesi”. I GD, quindi, chiedono che i vertici regionali e provinciali dispongano l’immediato commisariamento del circolo di cui è segretario Michele Leone “per avviare una nuova fase all'interno del PD  con le varie anime insite al partito, che hanno voglia di lavorare onestamente per il bene della nostra città e per la crescita del partito”.  Nella giornata di ieri, quindi, le dimissioni irrevocabili di cinque iscritti al PD da membri del direttivo e componenti della segreteria locale. Si tratta di Gianpiero Basile, Francesco Montalto, Emilio Morelli, Claudio Girardi, Maria Francesca Corchiola. “Le ragioni di questa scelta presa in un lampo, ma da considerare irrevocabile pur dopo lunghi mesi di dubbi, sono insite in più fattori ma soprattutto nelle ultime vicende verificatesi in occasione delle Primarie PD nel seggio di Luzzi – Valle. La vicenda – scrivono in una lettera ai vertici del partito - ha leso l’immagine di tutte quelle persone che credono come noi in una politica sana e trasparente. Chi conosce i sottoscritti può testimoniare che abbiamo sempre professato trasparenza, onesta, preferito ascoltare che parlare, ritenendo essenziale cogliere le opinioni, ma anche gli stati d’animo, di quanti condividono con noi il senso di appartenenza ad una comunità. E con il massimo dell’umiltà abbiamo suggerito una visione della politica in cui valori e idee avessero la predominanza su interessi ed ambizioni, con l’obiettivo di cogliere il malessere delle nostre comunità e cercare di costruire una alternativa politica credibile al populismo dilagante. Questa visione, nostro malgrado, non è riuscita ad oggi ad affermarsi.
Anzi, al contrario si vede protrarsi un istinto di conservazione e una logica di separazione tra i vari corpi del Partito; ci si estranea dal contesto politico e sociale per rinchiudersi in una cerchia sempre più ristretta e quindi sempre più povera di novità Il Partito Democratico può avere un senso, una “ragione sociale”, se saprà, con l’aiuto di tutti, trovare il coraggio di essere all’altezza del nome che si è voluto dare altrimenti, purtroppo, mancherà alle premesse e alle promesse in cui tanti, noi per primi, abbiamo creduto.Pertanto, in attesa che il Circolo del Partito Democratico di Luzzi faccia chiarezza sull’ultima vicenda, citata in sopra, i sottoscritti rassegnano le proprie dimissioni (irrevocabili) da tutte le predette cariche all’interno del PD Locale di Luzzi, rimanendo solo semplici tesserati/iscritti”. Sul caso delle schede fantasma alle primarie del PD a Luzzi, interviene il segretario provinciale Luigi Giglielmelli. “Ho chiesto formalmente alla Commissione per il congresso - si legge in una nota - di aprire i plichi del seggio di Luzzi 2 per verificare cosa sia effettivamente successo ovvero se si sia trattato di mero errore materiale o di alterazione delle primarie. Per capire fino in fondo occorre verificare la corrispondenza tra le schede votate e il registro degli elettori e la corretta vidimazione delle schede da parte dei componenti del seggio. Ringrazio il rappresentante di Lista Piazza Grande con Zingaretti che ha proposto immediatamente ricorso. Lo ringrazio per la serietà e il rigore con i quali ha vigilato sulle operazioni di voto. Se dovessero emergere manomissioni - conclude Guglielmelli -  sarò io stesso a chiedere al Commissario regionale di assumere provvedimenti conseguenti e urgenti per il circolo di Luzzi”.Quindi la precisazione del presidente del seggio per il quale si è trattato di un mero errore di trascrizione. In una missiva a Guglielmelli, infatti, spiega che sul primo verbale era riportato solo il numero dei votanti registrati e non iscritti al PD. Allegato anche il verbale sottoscritto da tutti i membri del seggio dove compare il numero corretto dei votanti.

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