Salvatore Vocaturo, 62 anni, originario di Tarsia si era allontanato dalla casa famiglia della cittadina di Sant’Umile, annessa alla locale casa di riposo, dopo aver scavalcato il cancello d’ingresso.  L’esito dell’esame del Dna, comparato con quello dei familiari, ha accertato ufficialmente l’identità dell’uomo. La vittima, che non aveva documenti addosso, si trovava vicino ai binari della ferrovia e l’impatto con le rotaie del convoglio è stato terribile e devastante, tant’è che le condizioni in cui è stato rinvenuto il cadavere ne hanno reso impossibile l’identificazione. I rilievi effettuati dagli agenti della polizia scientifica e le indagini portate avanti dalla polizia ferroviaria, saranno necessari per far luce sull’accaduto e, soprattutto, per stabilire se si sia trattato di un gesto estremo da parte del 62enne o di una tragica fatalità. Intanto, la comunità bisignanese domani pomeriggio darà l’addio Salvatore, da amici e compaesani chiamato affettuosamente “Tuturo”, ricordato in tutto l’hinterland cratense in sella all’inseparabile bici e per la lunga coda di capelli che amava portare. Non era sposato ed era ospite della casa famiglia di Bisignano da più tempo. La salma, proveniente dal cimitero di Cosenza dove era stata trasferita in attesa degli esiti degli accertamenti per l’identificazione disposti dalla magistratura, giungerà nella chiesa di San Domenico dove alle 16 saranno celebrati i funerali. In tanti, infatti, vorranno unirsi al dolore dei fratelli Domenico ed Angelo, della sorella Maria e dei nipoti. Il feretro proseguirà poi per il cimitero di Tarsia dove sarà tumulato. La notizia della tragica fine di Salvatore Vocaturo aveva suscitato profonda commozione anche nel suo paese di origine. Il sindaco Roberto Ameruso lo ha ricordato sui social esprimendo il proprio cordoglio ai familiari, manifestando sgomento ed incredulità anche per le circostanze tragiche in cui si è consumata la scomparsa del proprio concittadino.