Situazione, questa, che costringerà i genitori a scegliere un pediatra di qualche paese dell’hinterland. Non risulta possibile, per l’appunto, l’attribuzione della scelta agli altri due medici operanti sul territorio luzzese, e che hanno lo studio nella zona valliva, in quanto hanno raggiunto il tetto massimo degli assistiti.  Ad essere penalizzate da questo disservizio sono anche le tante famiglie che risiedono nella vasta zona montana che dista diversi chilometri da Luzzi centro ed ancor più dall’area valliva. Per sollecitare le istituzioni è stata avviata anche una petizione popolare online in cui si chiede di rivedere il dimensionamento del servizio pediatrico sul territorio. “Si è venuto a creare un disagio enorme - spiegano i genitori interessati -  sia in termini di dispendio di tempo e soprattutto di risorse economiche da parte delle famiglie. Una chiusura inopportuna proprio in una situazione di grave emergenza sanitaria dovuta alla pandemia”.   A farsi carico della vicenda anche il sindaco Umberto Federico che in una missiva inviata nella giornata di ieri al commissario straordinario dell’Asp di Cosenza, Vincenzo la Regina, parla di una situazione divenuta critica e che sta causando disservizi consistenti nella mancata programmazione delle visite pediatriche a discapito delle famiglie che risiedono in paese e nella zona montana, subendo conseguentemente gravi effetti negativi in termini di assistenza sanitaria. Il primo cittadino, quindi, nella sua qualità di massima autorità sanitaria locale, considerato il diffondersi della pandemia in corso, chiede ai vertici dell’Asp, con la massima urgenza, una tempestiva soluzione della problematica attraverso il ripristino dell’incarico con la nomina di un nuovo pediatra nella sede di Luzzi Centro.