Il manufatto, sul quale era collocata la maiolica raffigurante la morte di Gesù in croce, realizzata dall’artista Franco Federico e donato dal compianto custode dell’attigua chiesetta, Marino Lupinacci,in memoria della moglie era stato ritrovato a pezzi. Forse a causa di una manovra errata di qualche automezzo in transito lungo la strada, l’edicola, posizionata lontano dai margini della carreggiata, era stata più volte urtata, causandone seri danni. L’increscioso episodio del crollo definitivo aveva suscitato profonda indignazione nei luzzesi ed in particolar modo nei tanti devoti che frequentano l’agreste santuario mariano nei cui pressi, secoli orsono, la Madonna apparve alla giovane pastorella storpia Lucrezia Scalzo dandole la guarigione. Nel giro di pochi giorni, dunque, la dodicesima stazione della Via Crucis è tornata al suo posto. Ciò grazie a Carlo Tutolo. L’imprenditore edile luzzese, infatti, si immediatamente offerto, gratuitamente, per ricostruire il manufatto ed a sistemarvi nuovamente la maiolica che, fortunatamente, era stata ritrovata intatta e senza neanche un graffio, nonostante il crollo della struttura originaria. Il gesto di grande fede e devozione di Carlo Tutolo, che non ci ha pensato due volte alzarsi le maniche ed a prendere pala e cemento, è stato molto apprezzato dai luzzesi. Un consenso unanime di gratitudine esternato anche sui social.