Escursionista luzzese morto sulle Dolomiti, donati gli organi. Oggi i funerali a Modena
- Scritto da Roberto Galasso
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- Pubblicato in Provincia Cronaca
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LUZZI – Buono ed altruista, fino alla fine. Franco Lupinacci aveva dichiarato la volontà di donare i propri organi dopo la morte. E così è stato. L’escursionista originario di Luzzi è morto domenica scorsa in Veneto. Lupinacci, 63 anni, che viveva ormai da oltre quarant’anni a Modena, forse a causa di un improvviso malore, è deceduto dopo essere caduto dalla salita della Sisilla.
E’ accaduto, nel comune di Recoaro Terme, sulle Piccole Dolomite mentre stava partecipando ad un trekking organizzato da “Trekking Italia Modena”, gruppo di cui faceva parte ed all’interno del quale era molto stimato. Una domenica, purtroppo, all’insegna del trekking che si è trasformata in tragedia. Da quanto si è appreso pare che l'uomo stesse scendendo dalla cima lungo la via normale con altre persone quando, poco sotto il tratto con la catena metallica, si sarebbe accasciato cadendo nel vuoto finendo alcune centinaia di metri più sotto. Gli uomini del Soccorso alpino sono saliti fino alla selletta della Sisilla per poi calarsi con le corde nel punto in cui si era fermato il corpo senza vita dell'uomo per poi caricarlo tramite un verricello su un elicottero giunto da Trento. Lupinacci era un escursionista molto esperto. La sua grande passione per l’ambiente e per la montagna lo portava a fare nuove esperienze e a scoprire sempre nuovi sentieri. Così come stava facendo domenica mattina. A Luzzi, suo paese natio e dove ha trascorso gli anni della gioventù, cresciuto all’ombra del piccolo e secolare santuario della Madonna della Cava, la notizia della tragica scomparsa si era subito diffusa suscitando sgomento e commozione. In tanti continuano anche in queste ore a stringersi in un ideale e commosso abbraccio all’anziano padre Marino ed al fratello Tonino, nonché alle sorelle Pina e Dina che vivono anch’esse fuori dalla Calabria. Franco, ricordato da parenti ed amici come una persona eccezionale, affabile e cordiale, lascia la moglie Tiziana Perri e i due figli Simone e Cristian. Sulla pagina facebook il ricordo degli amici del “Trekking Italia Modena”, con i quali si stava inerpicando lungo i sentieri del Pian delle Fugazze, Ossario del Pasubio , "Ponte Avis" a Campogrosso fino alla Cima della Sisilla, a ben 1621 metri di altezza. E che, purtroppo, lo sfortunato escursionista luzzese ha raggiunto per l’ultima volta. “Ciao Lupo, ieri se ne è andato un amico, un socio, un uomo che lasciava il suo segno di bontà, generosità e autenticità dove passava. Con noi di Trekking Italia Modena - si legge nel post - sei diventato prima socio, poi facilitatore, poi hai raccontato le tue esperienze di montagna a tanti amici che hanno cominciato a camminare con te e con noi. Non è facile credere a ciò che è successo, a ciò che non avremmo mai voluto pensare, ma noi continueremo a camminare con il cuore un pò più pesante ed il pensiero rivolto a te”. Oggi pomeriggio (giovedì 2 luglio) l’ultimo saluto ad una persona straordinaria che, con una scelta fortemente voluta e manifestata ai familiari, ha testimoniato il grande valore della solidarietà. Attraverso il suo nobile gesto, infatti, ha donato una nuova vita ad altre persone. I funerali si svolgeranno alle 15 nella Chiesa del Sacro Cuore in Modena.
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