L’arcivescovo Nolè oggi a Sartano per la festa di San Francesco
- Scritto da Roberto Galasso
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- Pubblicato in Provincia Cronaca
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TORANO CASTELLO - La cittadina di Sartano, popolosa frazione del comune di Torano Castello, rinnova oggi il suo tradizionale e devoto omaggio a San Francesco di Paola. Quest’anno, a causa della pandemia da coronavirus, le consuete celebrazioni in onore del taumaturgo paolano saranno solo religiose. Non ci sarà la tanto attesa processione per le strade del paese, così come ha stabilito l’arcivescovo metropolita Francesco Nolè per tutto il territorio dell’arcidiocesi, così come tutti i consueti eventi che per tre giorni hanno animato ormai da decenni la comunità.
Monsignor Nolè, questa mattina, è arrivato a Sartano per un breve saluto alla comunità. Accolto dal parroco don Rocco Balsano, dal sindaco Lucio Franco Raimondo e dal comandante della locale stazione dei Carabinieri, il maresciallo Francesco Naccarato, il presule ha posto l’accento sull’attuale momento che sta vivendo il mondo per la pandemia e sul rispetto delle disposizioni per il contenimento del virus. “Indossare la mascherina ed essere distanti - detto tra l’altro l’arcivescovo - è anche un gesto di carità verso le persone più deboli, gli ammalati, gli anziani. Osservare queste norme significa rispettare gli altri”. Il pastore dell’arcidiocesi metropolitana di Cosenza-Bisignano, quindi, ha voluto essere oggi a Torano Castello (dove nella chiesa Madre ha poi celebrato la S. Messa) per circa un mese rimasto blindato a causa della zona rossa decretata pe la vicenda dei contagi nella Rsa Villa Torano. “Vi ringrazio per il coraggio e la forza che avete avuto in questi giorni. Attraverso le televisioni - ha ricordato monsignor Nolè - ho seguito il vostro sindaco impegnato nel difendere i vostri diritti a non essere infangati solo perché alcune situazioni magari sono sfuggite di mano”. L’arcivescovo, infine, ha ringraziato la comunità sartanese per la serietà e la compostezza nel rispettare gli altri anche attraverso l’organizzazione della festa di San Francesco di Paola. “La processione è il popolo di Dio che cammina dietro alla Madonna e ai santi. Il senso del cammino – ha posto l’accento il presule - è mettersi, appunto, dietro al Signore. Farla senza popolo non ha senso. Vi ringrazio per aver compreso e per non aver fatto chiasso per questo”. Il parroco don Rocco Balsano, in collaborazione con l’associazione “Gli amici di San Francesco di Paola”, di cu è presidente Dario Fazio, ha deciso di promuovere alcuni momenti di preghiera che si svolgeranno nel rispetto delle leggi e dei regolamenti vigenti ed inerenti al contenimento del Covid-19. Ciò al fine di non far passare nel silenzio, pur rinunciando ai tradizionali festeggiamenti con la chiesa, la piazza e le strade gremite di gente, uno degli appuntamenti più sentiti dalla comunità ecclesiale e civile di Sartano. Il culto al santo di Paola, infatti, ha origini molto antiche. La festa iniziò a svolgersi, quasi certamente, tra la fine del 700 e l’inizio dell’800 con l’arrivo da Fuscaldo della famiglia Corbelli. La venerata statua in legno pare sia da ritenersi, per l’appunto, opera di uno scultore della cittadina tirrenica. Per consentire a tutti i devoti sartanesi di poter rendere il loro omaggio di fede a San Francesco (in chiesa, durante le celebrazioni, è consentita la presenza di 65 persone oltre ai celebranti), il programma di oggi prevede le SS. Messe alle ore 9,30, 17 e 19. Al termine di quest’ultima seguirà l’affidamento della parrocchia al santo sul sagrato della chiesa. L’ingresso in chiesa (che resterà aperta tutta la giornata) e l’osservanza del distanziamento sociale e delle misure di prevenzione saranno assicurati dal servizio di vigilanza dei volontari dell’associazione “Amici di San Francesco di Paola”. Nel corso della giornata le vie del paese saranno allietate dalla musiche di marce bandistiche, registrate ed irradiate attraverso un apposito impianto audio montato su un autoveicolo.
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