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A Lattarico e S.Marco, guanti e mascherine gettati lungo le strade

A Lattarico e S.Marco, guanti e mascherine gettati lungo le strade

LATTARICO - Dispositivi di protezione usati ed abbandonati lungo le strade. E’ accaduto a Lattarico ed a S. Marco Argentano. Un fenomeno, purtroppo, da più parti segnalato in questo periodo di emergenza sanitaria per il coronavirus.  L’ennesima denuncia arriva dalla sindaca di Lattarico e riguarda l’episodio registrato nella località Contessa.

“Oggi - scrive Antonella Blandi sulla sua pagina facebook nel commentare le foto pubblicate -  un'auto medica che spesso circola su Contessa ha lanciato questi camici in via Borgo”. Un’azione che ha fatto indignare la sindaca che esprime il suo “più profondo disprezzo nei confronti di operatori sanitari che in questo periodo si permettono di compiere certi gesti”.   L’invito rivolto, quindi, ai cittadini a voler fotografare le auto e le targhe di questi mezzi al fine di poter effettuare le opportune denunce alle autorità ed identificare i colpevoli. “Ancora c'è tanto da imparare da una delle emergenze più brutte che ha colpito il mondo intero”, evidenzia la prima cittadina di Lattarico che ha già inviato le foto all'Azienda sanitaria provinciale di Cosenza per capire chi è potuto entrare nel territorio e abbandonare questi camici usati in modo irresponsabile, soprattutto in tempo di virus. Sulla stessa lunghezza d’onda l’assessore all’ambiente del comune di S. Marco Argentano, Fenisia Di Cianni. “Basta uscire e buttare lo sguardo ai bordi delle strade o guardare le foto pubblicate sui social - si legge in un comunicato -  per vedere una scena indegna: un tappeto di guanti abbandonati per le strade”. L’assessore Di Cianni ricorda che tali dispositivi di protezione una volta usati potrebbero essere potenzialmente infetti.  “Mi appello al buon senso di tutti i cittadini, al rispetto delle misure imposte, a prestare maggiore attenzione ai dpi - rimarca l’assessore sammarchese -  ogni azione compiuta oggi non si trasformi domani in una nuova emergenza”.

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