Pro Loco inattiva, cittadini ricorrono alla Regione In evidenza
- Scritto da Roberto Galasso
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- Pubblicato in Provincia Cronaca
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LUZZI - L’attuazione di tutte le funzioni ispettive previste dall’art. 7 del regolamento regionale che disciplina le Pro Loco. A chiederlo all’Assessorato regionale al Turismo è un numeroso gruppo di cittadini di Luzzi. Questi, infatti, hanno inteso ricorrere avverso la situazione e il corretto funzionamento dell’attuale Pro Loco, la quale - secondo quanto scrivono nel ricorso - “detta associazione è inattiva da diversi anni e che opera in modo improprio e illegittimo, non rispettando quelle che sono le norme contenute nella legge n° 8 del 2008 della Regione Calabria”.
Una incresciosa situazione che il gruppo di luzzesi, con a capo l’ex dirigente scolastico Vincenzo Garofalo, vuole smuovere perché fermamente convinti della necessità di avere una Pro Loco attiva e capace di diventare motore trainante di tante attività utili a far crescere la comunità. I firmatari della petizione si sono più volte riuniti in assemblea - è spiegato - “per cercare le soluzioni più utili per ridare al territorio una Pro Loco attiva e trasparente e soprattutto, che potesse operare per la promozione sociale, turistica del territorio e per la valorizzazione delle sue potenzialità naturalistiche, culturali e storiche”. Nella petizione, inviata per conoscenza anche all’UNPLI Calabria, sono evidenziate tutte le criticità e le illegittimità che sarebbero state riscontrate nel corso di diversi anni nella gestione dell’esistente Pro Loco. E che dovrebbero essere “attentamente valutate dall’Assessorato al Turismo, al fine anche di procedere ad una eventuale cancellazione dell’associazione dall’albo regionale”.
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