L'addio commosso di Lattarico al giovane Fabio Settembrini In evidenza
- Il 32enne era morto in Sardegna in un incidente con una mucca
- Scritto da Roberto Galasso
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- Pubblicato in Provincia Cronaca
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LATTARICO - Occhi pieni di lacrime, fiori e palloncini per un’altra giovane vita spezzata sull’asfalto. Lattarico ieri si è fermata per l’addio a Fabio Settembrini, 32anni, deceduto in Sardegna a seguito di un violentissimo impatto della sua auto, un’Audi A4 station, cui era alla guida, contro una mucca che stava pascolando in mezzo alla carreggiata, sulla S.S. 131 Dcn, nel tratto tra Ottana e Nuoro. Il giovane si era trasferito in Sardegna per stare con la fidanzata. Ma il suo paese era nel suo cuore.
Tornava spesso, infatti, nella cittadina della Media Valle del Crati. C’era stato per le vacanze estive e nello scorso dicembre vi era rimasto oltre un mese per trascorrere le festività natalizie assieme ai genitori e al fratello. La salma è arrivata nel primo pomeriggio presso la sua abitazione, nella frazione Palazzello, per una breve sosta. Ad attenderla parenti e amici. Quindi il corteo che si è snodato per raggiungere il paese dove nella gremita chiesa dell’Immacolata si sono svolti i funerali. Lungo il tragitto tantissimi striscioni con frasi dedicate al ricordo di un giovane che amava la vita e con tanti sogni nel cassetto. Il sacro tempio non è riuscito ad accogliere le tantissime persone presenti. Tutta la comunità, con in testa il sindaco Antonella Blandi, il vicesindaco Gianfranco Barci e l’intera amministrazione comunale, infatti, si è stretta attorno a Giulio e Antonietta, genitori dello sfortunato giovane, ex operaio della fabbrica di laterizi Ala Fantini, l’ex Rdb, di località Finita, al fratello Francesco e alla sorella Luana, affranti ed ormai senza più lacrime da versare e con lo sguardo sempre rivolto al feretro. Nell’omelia il parroco don Francesco Bilotto ha esortato i familiari a vivere questo difficile momento alla luce della fede e della cristiana rassegnazione. All'uscita del feretro, sulle note della canzone degli 883 “Gli Anni”, il brano che Fabio Settembrini amava e perché gli ricordava la sua gioventù, un interminabile applauso accompagnato dal volo di palloncini bianchi e gialli.
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